Berto Goldwyn Berto Argò editore

Cinema | Letture| Fumetti | Tutto Berto| Berto Ganci| Scrivimi

La casa di Berto

SCRITTI VARI

Libri scritti

Interviste

Fumetti

Tesi di laurea

Recensioni

Canzoni

Rubriche

Tutto il resto

Libri tradotti

 
 

TEMPO DI INTERNET

Google (News)Groups
(l'Orologio - agosto 2003)

Da quando Internet è divenuta un fenomeno di massa, sono moltissimi quelli che la confondono con il World Wide Web: "vado su Internet" significa per loro semplicemente cliccare sull'icona di Netscape o di Explorer e cliccare da una pagina all'altra grazie all'interfaccia grafica e ipertestuale generata dal codice HTML. Sono in pochi invece a sapere che cosa siano i newsgroup, e ancora meno quelli che li frequentano regolarmente, il che è curioso se si pensa che la loro esistenza risale addirittura ai primissimi anni Ottanta.

Per semplificare al massimo, i newsgroup sono aree pubbliche di discussione su qualunque argomento: ne esistono decine di migliaia sugli argomenti più disparati, e tutti funzionano come una sorta di bacheca elettronica, su cui chiunque può scrivere un messaggio proprio, leggere i messaggi degli altri ed, eventualmente, rispondere pubblicamente. Ogni provider internet ospita sui suoi server un certo numero di gruppi, e si sincronizza costantemente coi server di tutti gli altri: di modo che qualsiasi messaggio, non appena pubblicato, si propaga quasi istantaneamente sui server di tutto il mondo diventando accessibile a chiunque, ovunque, abbia scelto di leggere quel determinato gruppo di discussione. E lo stesso avverrà alle eventuali risposte che il messaggio saprà stimolare.

Come i forum, dite? No, perchÈ i forum - nati in tempi relativamente recenti - hanno particolarità che ne rendono la frequentazione meno agevole (un esempio? Con un forum si può interagire solo restando online, mentre con un newsgroup è possibile scaricarsi tutti messaggi, leggere e rispondere con calma, per poi ricollegarsi e pubblicare tutte le risposte) e la diffusione meno capillare (un forum vive all'interno di un sito internet, mentre un newsgroup è di norma accessibile dai server news di tutto il pianeta).

Sui newsgroup ci si scambiano informazioni, opinioni e qualsiasi altro elemento testuale che venga in mente ai partecipanti e sia ammesso dal manifesto del gruppo - oppure dalla prassi invalsa tra i frequentatori abituali, che tradizionalmente finiscono per coagularsi in una vera e propria comunità virtuale all'interno della quale si sviluppano amicizie e rancori come nella cosiddetta Vita Reale. Ogni gruppo ha un suo argomento di discussione, che spesso è molto specifico. Sull'argomento che qui ci sta a cuore si può scegliere ad esempio fra almeno tre gruppi, gli italiani "free.it.collezionare.orologi" e "free.it.professioni.orologiai" e "alt.horology", di lingua inglese ma frequentato sporadicamente anche da italiani.

Seguire questi gruppi in diretta significa aprire il canale più interessante fra le infinite potenzialità comunicative offerte dalla rete, una fonte inesauribile di contatti con appassionati - e spesso veri e propri esperti - di qualsiasi disciplina: chi sappia fare la tara del rumore di fondo (sempre elevato ove non esistano filtri di alcun genere alla pubblicazione) può raccogliere informazioni spesso inattingibili sui canali tradizionali. Per non dire del piacere che può derivare dall'abitudine di seguire un gruppo limitandosi a leggerne il traffico. Per molti, leggere i messaggi di un gruppo diventa un'abitudine, come se si seguisse una folle telenovela postmoderna con personaggi più o meno fissi che, senza magari essersi mai incontrati, si conoscono, si apprezzano o si detestano, discutendo, scherzando, litigando.

E non è finita, perchÈ tutto quello che da anni viene scritto su qualsiasi newsgroup viene archiviato a imperituro memento nelle capaci memorie di Google: dall'indirizzo http://groups.google.it (ma potete anche optare, a seconda della nazionalità, su domini come ".fr", ".de" o ".com") è possibile in qualunque istante recuperare qualsiasi parola o insieme di parole sia stata mai scritta su Usenet a partire dal 1981. Oltre vent'anni di informazioni che sono sorprendentemente pochi a conoscere, ma anche una sorta di macchina del tempo che conserva congelate milioni di discussioni telematiche su tutto lo scibile umano e non. Per sempre, o almeno per quell'eternità effimera - e forse più fragile di quanto si pensi - offerta dal mondo della Rete.

Torna all'indice

 

Tutti i testi © Alberto Farina