Finisce sempre che ai matrimoni si chiacchiera, si mangia e si va a casa. Visto che in quel periodo un gruppetto di amici aveva organizzato un piccolo Coro, quando due di loro hanno deciso di sposarsi è parso logico scrivergli un grasso epitalamio per celebrare l'evento. Scritto con mia sorella Flavia e Gabriele, l'Epitalamio per Anna e Tommaso lasciò perplessi gran parte dei coristi, e qualcuno disse anche che non avremmo mai potuto cantarlo. Però il giorno della cerimonia tutti si riunirono intorno ai due sposi e la canzone ottenne un successo tale che l'Epitalamio divenne un appuntamento quasi irrinunciabile per altri quattro matrimoni successivi.

Anna e Tommaso

Elena e Giulio

Mariale e Valperto

Costanza e Marco

Lucilla e Gabriele

Siccome poi chi la fa bisogna che se l'aspetti, al mio matrimonio con Chiara l'8 luglio 2006 un gruppetto di carissimi birboni (sempre Flavia e Gabriele, insieme a Tommaso, Valentina, Bea, Gianf, Ghiro, Januaria e Sergio) sono riusciti a rendermi la pariglia, indifferenti al fatto di non essere invitati alla nostra minuscola festa. Dopo il taglio della torta, mio padre ha preso me e Chiara da parte con aria grave dicendo che c'era una cosa che dovevamo sentire, e ci ha portati verso una finestra da cui si sono all'improvviso affacciate Bea e Flavia, con un registratore al massimo del volume e una pila di copie della rivista! Qui sotto qualche foto dell'evento. E il file mp3 della canzone, in attesa di poter pubblicare anche il testo integrale!