IL REGALO PIU' BELLO (Jonathan Snow)

Ci sono libri che hanno ogni motivo per essere odiati a priori e poi si rivelano una sorpresa. Prendiamo questo "Il regalo pi˜ bello", best seller a sorpresa di un poliedrico scrittore italiano che da anni pubblica libri diversissimi sotto una decina di pseudonimi diversi. Sulla carta il libro sembra detestabile: un concentrato di zucchero e melassa, una storia che gronda buoni sentimenti da ogni singola riga: il protagonista è un bambino che raccoglie il primo fiocco di neve dell'inverno e decide di donarlo alla persona che, nel suo quartiere, saprà farne l'uso migliore. Per giunta il libro è brevissimo, a stento degno di essere chiamato "libro" e più vicino semmai allo status di racconto (nemmeno tanto) lungo. Però poi lo cominci a leggere e la diffidenza comincia a sciogliersi piano piano... lo stile è perfetto, i personaggi stereotipati funzionano però alla perfezione. E alla fine ci si ritrova conquistati malgrado tutto dalla trama, pur sapendo di essere caduti in una trappola ben congegnata. Fin troppo facile segnalare il libro come regalo di Natale -a un bambino ma anche (e forse soprattutto, come accadrà poi per le opere successive del fantomatico Snow) agli adulti.
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