Orologico
(l'Orologio - luglio 2001)

Fra le tante guerre di invasione che quotidianamente si combattono in tutto il mondo, quella per il dominio linguistico è di certo la meno cruenta ma altrettanto sicuramente non è la meno importante. Al di là delle valutazioni squisitamente culturali (ma anche la cultura è un bene che si compra e si vende) la diffusione della lingua di un paese crea un indotto economico di valore inestimabile: e gli Stati corrono ai ripari come e dove possono, con iniziative diversificate che promuovano direttamente e indirettamente la diffusione della propria cultura linguistica e la difendano contro gli assalti stranieri. Nè più e nè meno che se si trattasse di un conflitto bellico.

Nel dilagare planetario della lingua inglese, Internet costituisce senza dubbio una delle principali teste di ponte degli Stati Uniti. E anche se le statistiche recenti parlano della crescita esponenziale degli utenti asiatici della Rete, per tutto il mondo occidentale la lingua dei navigatori elettronici è ancora, decisamente, l'inglese. Un buon motivo per andare controcorrente e indulgere a un minimo di nazionalismo segnalando un sito piacevolissimo che una volta tanto si distingue per il dominio ".it".

Porto accogliente per gli appassionati italiani di orologeria, Orologico (www.orologico.it) ha una struttura grafica basata sul tema del cinturino: su un cinturino appare la testata principale e la navigazione del sito avviene in prevalenza mediante una colonna di pulsanti dello stesso genere da cui si può accedere alle varie pagine interne. I piatti forti sono un discreto settore di news frequentemente aggiornate e la pagina "Gli orologi", che offre un certo numero di recensioni-schede illustrate dedicate ai pezzi usciti più di recente.

Un po' sguarnitella, e probabilmente ancora da considerarsi work in progress, è la pagina "Marche", nella quale compare un unico link. Ma di roba da leggere ce n'è tanta, sia nel settore "Eventi" -che segnala con tempestività le manifestazioni più importanti del mondo dell'orologeria- sia nei cosiddetti "Specials", le segnalazioni delle nuove campagne pubblicitarie. Il repertorio si amplia ancora grazie alla collaborazione fra Orologico e Dooyoo, divertente e utilissimo portalone di opinioni su qualsiasi categoria merceologica e non: cliccando sul pulsante che si trova sulla homepage, all'interno del sito di Orologico si aprirà il settore di Dooyoo dedicato all'orologeria. Sarà possibile quindi leggere, votare e commentare opinioni di altri appassionati, e di aggiungere le proprie accumulando un capitale in preziose dooyoomiles.

C'è da dire comunque che anche Orologico offre abbondanti strumenti per favorire l'interazione fra i suoi visitatori sposando meritoriamente la filosofia della community -da sempre uno degli specifici fondamentali di Internet stessa e finalmente norma molto diffusa anche sul web (ai siti-rivista che comunicano solo in senso unidirezionale si affiancano sempre più vere e proprie aree di discussione in cui gli appassionati possono incontrarsi, scambiarsi informazioni e magari fare amicizia. In proposito vale la pena di segnalare un libro fresco di stampa sull'argomento: "Le tribu' di Internet" di Mafe De Baggis; ed. Hopslibri, pp. 248, lire 36000): la scelta è fra l'inevitabile chat -che però richiede che gli utenti si trovino sul sito simultaneamente- e un forum a cui chiunque può partecipare con opinioni, domande e chiacchiere secondo le modalità affascinanti della conversazione asincrona. Infine, anche i navigatori più schivi potranno partecipare alla Top Ten, attribuendo voti al loro orologio preferito e verificando immediatamente i risultati in classifica. In testa, al momento della visita di "l'Orologio", c'era un Extra Fort in oro della Eberhard&Co.: a voi il gusto di vedere se ha mantenuto la posizione.

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