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TEMPO DI INTERNET

H2G2.com
(l'Orologio - aprile 2004)

In questi giorni sto leggendo The Salmon of Doubt, il libro postumo di Douglas Adams, uscito di recente anche in Italia nella collana Urania (col titolo Il salmone del dubbio). Si tratta, sulla carta, di un'operazione abbastanza discutibile: come molti appassionati sanno bene, il geniale autore della Guida Galattica per Autostoppisti è morto prematuramente nel 2001, e questo volumetto è stato ricavato rovistando nell'hard disk del suo computer, a caccia di brandelli di racconti, articoli e altri scritti di vario genere.

E tuttavia il fondato sospetto di opportunismo commerciale si dirada subito dopo le prefazioni e le istruzioni per l'uso. Gli eterogenei materiali che compongono questo patchwork editoriale sono ricchi di preziose testimonianze autobiografiche: la maggior parte dei testi proposti sono prefazioni, interviste e anche discorsi appassionati in cui Adams racconta se stesso senz'altro filtro che il lucidissimo spirito del suo modo di pensare e scrivere: raccontandoci i suoi complessi adolsecenziali per una statura (e un naso) decisamente fuori della norma, la passione per i Beatles e per i Monty Python - di cui sarebbe stato anche collaboratore.

Si ha l'impressione di trovarsi, un'ultima volta, in compagnia di un amico brillante che credevamo di non poter mai più incontrare, come se la sua essenza fosse stata resuscitata artificialmente in una sorta di bolla temporale che ci restituisce il piacere di leggere molte sue pagine per la prima volta. E via via che si sfogliano le pagine, avvicinandosi sempre più alla fine di quello che sappiamo essere il suo ultimo libro, sembra di poter finalmente trovare il tempo di salutarlo - quel tempo che mancò quando giunse la notizia della sua improvvisa scomparsa. Senza alcuna tristezza, però: perché lo stile è quello che gli appassionati hanno imparato a conoscere, sempre sul filo di un umorismo che riesce a coniugare il gusto del nonsense e del surreale con una visione del mondo ben precisa e rispettata con assoluta coerenza.

Forse è soprattutto per questo che il culto di questo autore non accenna a diminuire. Ma in che modo tutto questo si collega con una rubrica intitolata Tempo di Internet? La verità è che sulla Grande Rete Adams ha da sempre una popolarità ben superiore ad autori ben più popolari, in parte frutto della sua fiduciosa fascinazione nei confronti della scienza. Così, per non fare che un paio di esempi, è a sue invenzioni letterarie che si devono i nomi del più popolare traduttore automatico del Web, quello reperibile all'indirizzo http://www.babelfish.com, e di Trillian, software studiato per unificare in uno standard unico diversi programmi di Instant Messenger.

Come se non bastasse - oltre ai libri, alle sceneggiature radiofoniche e televisive e al curioso CD-Rom Starship Titanic - Adams ha fondato lui stesso http://www.h2g2.com, un sito internet il cui fine è rendere reale qualcosa di molto simile a quella folle Guida Galattica che sta alla base della sua opera più celebrata -l'unica trilogia letteraria che consti di cinque volumi. Nella finzione fantascientifica, la Guida è una sorta di Routard elettronico che copre tutto lo scibile dell'universo ma la cui attendibilità è quantomeno discutibile. Se alcune schede sono state scritte copiando testi trovati sul retro di pacchetti di cereali per la prima colazione, altre hanno perso di significato a causa della distruzione del pianeta cui fanno riferimento. Per non dire di quelle ridotte in fase di editing fino ai minimi termini, come quella icastica dedicata al pianeta Terra: "Praticamente innocuo". Il vero successo della Guida, spiegava Adams, era in realtà dovuto esclusivamente al rassicurante slogano che campeggiava sulla copertina: Non fatevi prendere dal panico!

Fedele alla vocazione enciclopedica e al tempo stesso cialtrona della guida originale, h2g2.com è un archivio sempre in crescita di schede - a volte sorprendentemente utili - sugli argomenti più disparati: vi si possono trovare indicazioni turistiche sulla Garfagnana e istruzioni accurate per l'uso del cucchiaio, assieme a dritte sul comportamento da tenersi quando si guida un veicolo in decine di nazioni diverse, e alla spiegazione di come il sapone sia in grado di togliere lo sporco. Chiunque può consultarla gratuitamente, e - soprattutto - chiunque può contribuirvi, partecipando alla costruzione di un'opera collettiva che è anche un tributo vivente a un autore scomparso troppo presto.

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Tutti i testi © Alberto Farina