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TEMPO DI INTERNET

Tempo e aforismi
(l'Orologio - ottobre 2002)

Che cosa è il tempo? Scusate, una domanda così non si dovrebbe fare a bruciapelo, senza avvertire prima, senza dare il tempo di scansarla. Ma dopo tutto è una domanda che difficilmente coglie di sorpresa: fa parte della vita di tutto e di tutti e chi non se l'è mai posta - ammesso che esista - tutto sommato si è perso uno degli esercizi più futili e piacevoli dell'esperienza umana. Cercare di definire il tempo a parole è soprattutto un gioco fascinoso e terribile: persino sant'Agostino, che era sant'Agostino, rispondeva di aver l'impressione di sapere benissimo cosa il tempo fosse, ma di non essere capace di rispondere se qualcuno glielo chiedeva. Però la difficoltà dell'impresa non sembra scoraggiare chi intende cimentarvisi: nel corso della storia le definizioni, gli aforismi e le metafore sul tempo sono infinite, contraddittorie eppure coerenti, spesso estremamente stuzzicanti.

Tutto questo per introdurre un paio fra gli innumerevoli siti che propongono antologie di pensieri e aforismi sul tempo - a testimonianza del fatto che (anche e soprattutto su Internet) per ogni bene prodotto esiste da qualche parte un collezionista pronto alla raccolta. Un buon punto di partenza è l'apposita pagina di "Nonsoloparole" (http://utenti.lycos.it/NonSoloParole/aforismi_tempo.html), un sito semplice ed elegante che testimonia la passione dell'autrice per le parole offrendo al visitatore un'ampia scelta di "font", ossia di caratteri tipografici con cui poterle comporre. Si tratta di un'intuizione meritoria: le parole sono fatte anche delle singole lettere che le compongono allo stesso modo in cui il tempo è composto di ticchettii d'orologio, battiti del cuore o spostamenti dell'ombra di uno gnomone.

Le frasi proposte sono tante, e c'è solo l'imbarazzo della scelta: con una metafora orologiera, Arthur Schopenhauer dichiara cupo che "La vita è come un pendolo tra la noia e il dolore", e la frase di Foscolo "E' purtroppo destino ineluttabile che il tempo distrugga ogni cosa nel suo fluire perenne" potrebbe suonargli quasi come una consolazione. Anche Flaubert non è mai contento: "L'avvenire ci tormenta il passato ci trattiene...il presente ci sfugge", mentre Charles F. Kettering afferma più fiducioso il suo interesse nel futuro, "perché è lì che ho intenzione di spendere il resto della mia vita", e questo nonostante Benjamin Franklin constati amaramente "che diventiamo vecchi troppo presto e saggi troppo tardi". Convinto che il tempo sia "il più saggio dei consiglieri", Plutarco potrebbe sottoscrivere l'opinione di Edgar Quinet che lo giudica "il giudice più equo e severo", ma chissà se entrambi hanno riflettuto sul fatto che, come dice Hector Berlioz, "il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi allievi". Meglio allora il sano pragmatismo di Nancy Lady Astor che si inchioda nel presente: "Rifiuto sempre di ammettere di avere più di 52 anni, anche se questo rende i miei figli illegittimi": dopo tutto, ci spiega Billie Burke, "L'età non è importante, a meno che tu non sia un formaggio".

L'attribuzione corretta di queste frasi non è sempre cristallina: qualcuna la ritroviamo con una firma diversa su http://digilander.libero.it/skycat/citazioni_tempo.html, in fondo a una pagina decorata da un gabbiano e soprattutto da una bellissima scritta che svolazzante appesa al cursore: ma alla fine la frase vale di per se stessa se, come dice Orazio, "Ci attende tutti una stessa notte". E allora, carpe diem; ha ragione Maria Bellonci a sostenere che "Fino a quando noi viviamo, esiste un solo tempo: il presente". Ma meno male, ci ricorda Henry David Thoreau, che qualcuno l'ha fatto scorrere, evitando "che tutto avvenga in una volta sola".

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Tutti i testi © Alberto Farina