© 2001, Ivancich-Egidi-Farina-Farina
(sull'aria di "La Monferrina")
Oh ciao ciao, Sor Travaglini
come d'uso qui a cantar
son gli amici più vicini
giunti per testimoniar
per qual strano qui pro quo
tutto il mondo egli solcò
per sposarsi qui a Firenze
con Lucilla Paternò.
Rit:
Tutti qui diamo di matto:
"L'avranno fatto? L'avranno fatto?"
Tutti qui diamo di matto:
"L'avranno fatto oppure no?"
Su per i monti, giù fino al mare
in ogni luogo occorre indagare
tutto ciò che svelerà
quale sia stata la verità.
Gabriele è con Lucilla
tutto intento a pagaiar.
Sull'Ombrone il sole brilla,
guizzan pesci in quantità.
"Oh mia cara, guarda un pò:
un'anguilla qui saltò!
Te la serbo per stasera?"
Lei si sdegna: "paterNò!"
(Rit.)
Alpinismo sulla neve
la coppietta vuole far.
Per usar gli sci li deve
con la foca tappezzar.
Questo pelo, dicon poi,
tira più di quattro buoi.
Chi cambiar vuol la vocale?
La risposta è "paterNoi!"
(Rit.)
Verso l'Urbe corre il treno
con Lucilla a bordo ma
Gabriel non è da meno
e a Firenze spesso sta.
Sali e scendi, vengo e vo,
il sospetto aleggia un po'.
Ma se provi ad insinuare
ti rispondon "paterNò".
(Rit.)
I bambini dell'asilo
una mela voglion dar
a Lucilla, una maestra
che da lor sa farsi amar.
Gabriele lo sentì,
da pupetto si vestì
per brancare quelle mele
lei alfin disse: "paterSì!!!"
Viva gli sposi!
Altri epitalami:
Anna e Tommaso
Elena e Giulio
Mariale e Valperto
Costanza e Marco
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