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Dritte di viaggio | Fotografie| Milano - Roma A/R| Braccioli

La casa di Berto e Chiara

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Milano - Roma A/R

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Dove si va da qui?

BREAKING OUT (10/5/00)
Su proposta di MAU.rizio & Zazie, anche stasera si va al cinema. Il film, dimenticabilissimo, e' una versione svedese di "Quella sporca ultima meta" col teatro al posto del rugby. Dopo, finalmente, andiamo tutti e quattro all'ormai mitica Cantina Tirolese in via dei Vitelleschi -luogo dove gia' un paio di volte avevamo vanamente cercato di mangiare: ma questa volta abbiamo provveduto a prenotare prima del cinema. Ci si strafoga davvero: io il giorno dopo mi sveglio con un'incudine sullo stomaco e un fiato da cadavere di una settimana... per non dire dei vestiti, contaminati in profondita' da miasmi di frittura, fondue bourguignonne e salsine agliocipollose indefinibili.

I RAGAZZI DEL MARAIS (7/5/00)
Una giornata provvidenzialmente piovosa ci ha salvati in extremis dall'impegno preso con MAU.rizio e Zazie di andare a fare una scampagnata verso Bracciano e dintorni lasciandoci con una giornata a disposizione tutta per noi. Due delle mostre che ci interessavano (Monet e Turcato) le abbiamo viste ieri pomeriggio, cosi' si torna al buon vecchio cinema provando invano a trascinarci anche Luli e Ciro -da cui andremo a film finito a manducare e sbevazzare qualche cosa.

MISSION TO MARS (6/5/00)
Di ritorno al Warner Village, a quasi un anno di distanza dal famigerato "La balia", e finalmente ci si godono i braccioli sollevabili. Siamo con diversi AR -Davide,,,, che ha organizzato, e poi Straker, il Barnaba e Batonga- e Flavia. Abbiamo in testa l'entusiasmo di Nico che l'ha visto ieri, ma il film e' scandalosamente ridicolo. Dopo, pizza con gli AR e poi via per la festona di Gianfilippo.

IL TEMPO RITROVATO (1/5/00)
Dopo un sabato passato al paesiello, Tesorino accetta di rinunciare al sole della domenica per consentirmi di adempiere ai miei obblighi professionali, e si sorbisce senza preavviso tre ore di Recherche. Ne dorme un po', ma in questi casi -quattro del pomeriggio, pranzone in giardino e oretta al sole- si tratta di autodifesa.

STORIA DI NOI DUE (24/4/00)
I Burlamacchi sono tornati a casa, ma io devo vedere ancora questo film per farne la rece a Review appena torniamo a Roma. Si bissa, quindi, nello squallore affollato del Politeama. E il film comincia nel peggiore dei modi, con una coppia litigiosa quanto noi nei momenti finali di giornate faticose e nate male. Ma loro borbottano sullo schermo, noi ci occupiamo in platea della parte romantica.
T come Tigro non e' stato sufficiente per placare Alberto e cosi' ci giochiamo un secondo film. Al Politeama di Viareggio danno Storia di Noi Due di Bob Reiner con Michelle Pfeiffer e Bruce Willis. Il film ha uno strano effetto su di me, invece di consolare la mia anima e coccolare il mio cuore con idilliache storie d'amore, il film parte subito raccontando una coppia in crisi, con litigi e discussioni senza speranza. Spero fino all'ultimo nell'inevitabile lieto fine che per fortuna non mi delude...fiuf l'abbiamo scampata!

T COME TIGRO E TUTTI GLI AMICI DI WINNY THE POOH (24/4/00)
Grande pomeridiana in cui finalmente vediamo il film interpretato dalla star preferita di Chiara: l'orsetto Winny The Pooh. Ma l'evento principale e' la compagnia -ci accompagnano infatti tre generazioni di Burlamacchi: Chiara & Pio, Cherie & Martino, e la piccola Chiara Aimee, al suo debutto assoluto davanti al grande schermo. Il film pare entusiasmarla e conquistare la sua attenzione per un tempo record se si pensa che ha appena otto mesi: cerca di toccare lo schermo con la mano e a un certo punto suscita da parte sua una serie fantastica di pernacchie che non sappiamo bene come interpretare ma che certo non sembra denotare noia.
Siamo a Viareggio per le feste di Pasqua e approfittando della crisi di astinenza da sala cinematografica, riesco a convincere Alberto, senza fare nessuno sforzo ad andare a questo film. D'altronde una fan di Winnie Pooh non puo' perdersi un evento come questo. Ma a rendere davvero storica questa giornata, affidando a queste nostre righe il compito di tramandare neglia anni l'avvenimento e' che con noi vengono anche Martino e Cherie Burlamacchi e la loro adorabile Aimee, che alla tenera eta' di 7 mesi vede il suo primo film. Vi assicuro che Alberto ne e' davvero emozionato.

ERIN BROCKOVICH - FORTE COME LA VERITA' (15/4/00)
Serata AR in onore di Bruna "Alibandus" Ricciato, IACiner veneta in visita nella capitale. Abbiamo gavazzato allegramente nella gia' nota trattoria in via dei Prefetti, e dopo un gelato da Giolitti molti scelgono di andarsene a casa, visto che e' suonata la mezza. Non cosi' i piu' valorosi, noi, Bruna, Zazie (per questa sera orfana del consorte, impegnato altrove a causa delle elezioni regionali) e naturalmente il feniano. Il film fa schifo a tutti tranne che al sottoscritto e sara' puntualmente recensito fra quattro giorni a Review in una puntata surreale: tornato a casa all'alba, infatti, il giorno dopo mi risveglio con febbre altissima e quando rientro in ufficio sono quasi completamente afono -e cosi' pure Mauro... la puntata sara' percorsa da sottotitoli per giustificarne la scarsa audibilita'. Niente altro da segnalare sulla serata se non che Chiara mi copre ogni tanto gli occhi con la mano, quando li vede strabuzzare troppo alla vista delle vertiginose minigonne di Julia Roberts.

PRIMA LA MUSICA, POI LE PAROLE (12/4/00)
Film che entrambi, all'ANICA, andiamo a vedere con un certo sospetto e che invece si rivela l'ennesimo "finalmente un bel film italiano". Chiara aspetta con pazienza per tutta la conferenza stampa che segue il film, non lesinando salaci commenti sulle miserabili domande di alcuni dei peggiori esemplari di giornalisti cinematografici (fra gli altri, la Grassi e Di Rienzo), che pongono al regista Wetzl quesiti chilometrici e comprensibili solo a loro.
Come direbbe Alberto "Finalmente un bel film italiano!" Anche se dopo Pane e Tulipani questo e' il secondo in due giorni. Deve essere un periodo proficuo, o prolifico, come direbbe qualcuno di cui non posso fare il nome! E' uno di quei film che i giornalisti di cinema, quelli che incontriamo regolarmente alle priezioni dell'Anica, per essere sicuri che nessuno vada a vederlo eccetto loro, definiscono "cinema di autore indipendente" . E' la storia di un bambino che parla un italiano incomprensibile perche' suo padre, un professore impazzito, ha deciso di sperimentare su di lui un nuovo codice linguistico in cui significato e significante vengono completamente stravolti. Una psicologa, Anna Bonaiuto, decide di venire a capo di quello che sembra un esercizio enigmistico. Il film si presta dunque a diverse letture e livelli narrativi. Rimaniamo per la conferenza stampa, sono molto incuriosita dato che non sono mai stata a nessuna. Scopro, ma lo sospettavo gia' da un po' di tempo che i giornalisti di cinema sono dei coglioni presuntuosi nella maggior parte dei casi. Alberto conclusasi la pietosa conferenza fa al contrario una brillante intervista al regista, con domande molto intelligenti. Purtroppo scopre il giorno dopo che il microfono era rotto e che dell'intervista non e' venuto nulla!

PANE E TULIPANI (11/04/00)
A rigor di logica questo film non dovrebbe andare nelle rece dei Tesorini perche' non lo abbiamo visto insieme, ma dato che mi e' piaciuto moltissimo e che proprio mentre stavo entrando in sala con mio padre, al di fuori di ogni attesa, chi trovo li' fuori, ma il mio Tesorino, ho deciso di inserirlo! Incontrarsi per caso e' stato davvero buffo e romantico e cosi' voglio che rimanga il ricordo di questo piccolo evento di vita vissuta!!!!! Pane e Tulipani e' secondo me uno dei piu' bei film della stagione, sicuramente tra quelli italiani il migliore insieme a Garage Olimpo. E' un film che e' stato capace di sollevarmi lo spirito ed ero addirittura contenta di essere li' a vederlo con mio padre.

THE MILLION DOLLAR HOTEL (4/4/00)
Visto all'ultimo spettacolo, ma nella meravigliosa sala 1 del Giulio Cesare, questo film ha rapidamente un effetto soporifero -su entrambi, per una volta. Ogni tanto guardo Chiara, che a volte dorme e avolte e' piu' o meno sveglia. Nel dubbio, a volte le passo la mano davanti agli occhi per capire se sta guardando o meno, e arrivo anche a passarle sotto il naso un pezzo del cioccolato gianduia che sto mangiandomi nonostante la mia colite, approfittando del fatto che la sorveglianza e' stata allentata. Usciamo stiracchiandoci e sbadigliando, e perfettamente d'accordo sul fatto che il film ci e' piaciuto!
Wim Wenders, come al solito, non ci delude: immagini suggestive e musiche perfette (Bono- U2), ma la storia e' un po' strampalata, come gli sara' venuto in mente di far scrivere a Bono anche la sceneggiatura!? Questa volta insieme a me si addormenta anche Alberto..ihihihi :-) ..dopo essersi pappato un intera tavoletta di gianduia sotto il mio naso..grrrrr :-(

SAI CHE C'E' DI NUOVO? (3/4/00)
Di corsa dopo il Capranica, dopo una veloce cena al "Bistrot"-fast food di Via del Tritone, secondo film del giorno. All'ANICA, serata affollatissima come sempre quando l'anteprima e' di un film disimpegnato. Gli sta bene a tutti, perche' si tratta di una porcheriola, anche se nei prossimi giorni ci spartiremo decine di magliette col titolo del film.

IL MANOSCRITTO DEL PRINCIPE (3/4/00)
Terribile avventura che segna la fine del nuovo telefonino di Chiara, quello orgogliosamente italiano: vado a prenderla all'Eur per vedere insieme questo film che devo recensire e che interessa anche a lei, ma quando la chiamo per dirle che sono li' sotto il suo telefonino si e' spento o non prende. Passo piu' di mezz'ora sacramentando, lasciandole messaggi in segreteria, chiamando dappertutto per beccare un altro numero a cui raggiungerla, e quando finalmente lei si accorge che qualcosa non va e che io sono gia' li' ad aspettare e' ormai troppo tardi per arrivare al Capranica... O meglio, quasi troppo tardi, perche' volando sulla Colombo riusciamo a entrare perdendoci solo qualche minuto iniziale. E meno male perche' il film, vergognosamente distribuito dalla Warner in una sola sala (che per giunta e' l'orrido Capranica, appunto), meritava davvero di essere visto.
Il manoscritto del principe e' scandalosamente distribuito dalla Warner, o piuttosto dovrei dire non distributio. Infatti lo danno solo al Capranica, in una delle sale piu' brutte di Roma, con un audio che a tratti rende incomprensibile i dialoghi dei personaggi. E questo film veramente non merita un trattamento simile ed una tale disattenzione da parte di pubblico e critica. E' la storia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l'autore di uno dei piu' bei romanzi della letteratura nostrana, "Il Gattopardo", da cui il bellissimo e indimenticabile film di Visconti. Il film racconta gli ultimi anni di vita di Tomasi di Lampedusa. Dato che tenevo molto a vederlo mi viene a prendere Alberto, ma purtroppo il mio stupido e inutile telefonino mi abbandona e lui e' costretto ad aspettarmi per 20 minuti sotto l'ufficio, senza poter far nulla per avvertirmi. Il mio tesorino e' un vero angelo ma non fategli perdere l'inizio di un film! Finalmente quando scendo, perche' mi rendo conto che si sta facendo tardi, lo trovo li' con un faccino talmente disperato, che non posso sentirmi che in colpa. Arriviamo per tempo, forse avremo perso le prime scene, il film come ho detto mi piace da morire, ma nel breve intervallo tra il I e II tempo, scoppio in lacrime, perche' sono troppo dispiaciuta. Cosi' finisce che anche lui si sente in colpa, insomma siamo davvero strani noi Tesorini, ci si chiede scusa a vicenda... non ce ne sarebbe proprio bisogno, ma che ci volete fare siamo fatti cosi', siamo gente nobile di cuore, come Tomasi di Lampedusa.

ROMA (30/3/00)
Quest'anno abbiamo approfittato poco dell'iniziativa del Luce per riportare sugli schermi i classici del cinema, ma "Roma" di Fellini non potevamo perdercelo. Siamo con Fadi e il feniano e il film, nonostante qualche sprazzo di noia e di sonno, ce lo godiamo come si merita. Il giorno dopo, telefonata al produttore Turi Vasile, che mi conferma in viva voce come e qualmente la notizia (riportata su Mereghetti, Morandini e Gremese) che del film esistesse una versione con Alberto Sordi e Mastroianni sia totalmente infondata.

MAN ON THE MOON (29/3/00)
Serata discutibile perche' questo film l'ho segnalato sul Listone e Chiara borbotta che la trascuro a favore di un paio di listonari smarriti con cui chiacchiero prima che il film inizi. Si discute, quindi meglio dimenticare.

FEAR AND DESIRE (23/3/00)
Copia disastratissima al Detour, dove ci hanno tenuto un posto d'onore vista la pubblicita' fatta su COMING SOON all'iniziativa di proiettare il film perduto e rarissimo di Stanley Kubrick. Ma l'evento c'e', perbacco, e la sala e' piena. Serata emozionante, immortalata da Chiara nella bellissima dedica che mi scrive sulla copia del Dizionario dei film italiani stracult di Marco Giusti, che mi ha appena regalato.

TITUS (21/3/00)
Bel film esagerato, anche se Chiara non e' d'accordo. Una serata tranquilla all'ANICA. Il proiezionista stasera non riesce a scambiare di nuovo i rulli, azzecca per caso il mascherino e incredibilmente controlla la messa a fuoco. All'uscita incontriamo Ludovica, che ha lavorato sul film come assistente attrezzista.

LE REGOLE DELLA CASA DEL SIDRO (18/3/00)
Film che proviamo ad andare a vedere con Luli e Ciro all'Adriano, rinunciando ben presto a causa dell'iniziativa demenziale di tenere aperte solo una o due casse per tutte le settecentoventi sale, provocando una fila che scoraggia. Ripieghiamo sul detestabile Eden, dove ci puppiamo il film in primissima fila.

MAGNOLIA (14/3/00)
Anteprima offerta da D+, a cui andiamo perche' sollecitati in tal senso da Dody ed Emiliano. Incredibilmente, prima dell'inizio, un ragazzo mi abborda un po' timidamente chiedendomi se sono quello che fa quel programma su COMING SOON. E' la prima volta che succede, anche se poi il tipo vuole sostanzialmente chiedere lavoro. Dal film usciamo tutti stremati, anche se ammirati.

IL TALENTO DI MR. RIPLEY (13/3/00)
Visto all'ANICA dove il grasso e unto proiezionista provvede -per la seconda volta dopo "Boys Don't Cry" a scambiare gli ultimi due rulli del film. Fortunatamente Minghella e' a tal punto ridondante nel suo modo di raccontare che "Mr. Ripley" fila abbastanza liscio ugualmente, anche se la visione e' funestata anche da un mascherino sbagliato che taglia tutti i primi piani in maniera improbabile. Se fosse una sala pubblica, sarebbe un Listanera da cinque stellette sottolineate in rosso e decorate da una spada sanguinante tanto per rafforzare il concetto.

HUMAN TRAFFIC (11/3/00)
Film suggerito dal feniano, che lo ritiene interessante e che poi a REVIEW rinneghera' sfacciatamente. Siamo al Jolly, sala con poco spazio per le gambe e refrigerato in maniera esagerata. Usciamo frastornati come dopo una serata in discoteca, e assai poco convinti.

LA NEVE CADE SUI CEDRI (7/3/00)
Chiara se lo dorme quasi tutto, ma io esco invece quasi esaltato. Nel ricordo, il film sbiadira' abbastanza presto: ma nel complesso, anche grazie a un magnifico incipit nella nebbia, mi pare un polpettone di prima qualita'.

SBUCATO DAL PASSATO (4/3/00)
Abbiamo visto veramente tutto, ormai, e pur di andare al cinema ripieghiamo su questa innocua commediola da sabato pomeriggio. La scelta e' pilotata anche dall'esigenza di consumare il denaro investito tempo fa in una Cinecard con l'unico scopo di sbolognare alla macchinetta un centomila falso o fuori corso che nessun negoziante voleva saperne di accettare.

IL COLLEZIONISTA DI OSSA (29/2/00)
Visto alla saletta della Columbia/Buena Vista, dopo un viaggio in motorino sulla tangenziale, con un freddo bastardo su via Tor di Quinto. Filmetto dimenticabile e pieno di topi che cerco di impedire a Chiara di vedere.

8 DONNE E 1/2 (27/2/00)
Sara' dallo scorso settembre che Chiara ha manifestato interesse per questo film, che pero' non usciva mai. Arriva solo ora, un po' defilato al cinema Archimede, e noi ci andiamo subito. Ma e' una noia mortale: Greenaway al suo peggio, cervellotico e freddo.

MILONGA (26/2/00)
Dovevo andare da solo a togliermi la curiosita' per questo strano film uscito l'anno scorso e ora riproposto dal Politecnico. Chiara si aggrega quasi all'ultimo perche' e' una di quelle giornate deprimenti. Il film qualche pregio soprattutto visivo lo ha, e non mi riferisco al mezzo spogliarello di Claudia Pandolfi, ma ha anche gran parte dei difetti di un cinema italiano d'autore che usa i generi disprezzandone le regole.

THE BOONDOCK SAINTS (23/2/00)
Chiara ne avra' visto, si' e no, i titoli di testa: quando non ci sono personaggi femminili non riesce a identificarsi. Ma si perde poco: una specie di commedia d'azione a meta' fra Tarantino e i Blues Brothers, solo sporadicamente dilettevole.

INSIDER - DIETRO LA VERITA' (21/2/00)
Serata all'ANICA. Seduti su seggiole improvvisate in fondo alla saletta perche' stasera l'affluenza e' notevole, scomodissimi. Ma Chiara riesce ad addormentarsi lo stesso. Per poi rosicare perche' il film le interessava assai e le piaceva anche molto.

THE BLAIR WITCH PROJECT - THE LIMEY (20/2/00)
Al Pasquino, Francesco e io vediamo il film di Soderbergh, Chiara (non ricordo con chi) vede Blair Witch li' accanto. Usciamo piu' contenti noi -ma io la strega l'avevo gia' vista in Canada.

UN MARITO IDEALE (12/2/00)
Al Delle Mimose, strana serata: uscendo in mezzo al traffico io cerco di parlare come nei brillantissimi dialoghi di Wilde e Chiara si offende moltissimo, chissa' perche'.

LIBERATE I PESCI (6/2/00)
Bah. Una serata al Barberini, con un film che delude in modo sorprendente.

L'ULTIMO CINEMA DEL MONDO (2/2/00)
Al Nuovo Olimpia, forse con Stefano e Valentina -gli unici due in grado di venire a vedere film fuori dal comune senza banfare. Film piu' interessante che riuscito, preceduto da un piacevole corto di due amici pubblicitari, Luca Miniero e Paolo Genovese.

COLPEVOLE DI INNOCENZA (1/2/00)
Proiezione alla UIP. Arriviamo in ritardo (indovinate per colpa di chi!) ma tanto il film e' un fumettone stravisto.

THREE KINGS (31/1/00)
Anteprima stampa all'International Recording. Chiara ovviamente spera di incontrare George Clooney, ma altrettanto ovviamente George non si fa vedere. Non siamo mica da Celestina!

GARAGE OLIMPO (30/1/00)
Visto al Mignon, nella saletta sfigata dove avevamo a suo tempo sofferto il terribile "Autunno". Questo film e' ben altro. Bellissimo. Usciamo sotto shock.

TOY STORY 2 (28/1/00)
Penso di essere una delle poche persone ad essersi persa tutti gli ultimi cartoni di Walt Disney. Ormai da diversi anni il mio interesse per l'animazione e' nullo. Ed e' con tutti questi pregiudizi che vado a vedere Toy story 2, ovviamente non avevo visto il numero 1. Nonostante si tratti di una proiezione per la stampa all'Anica, la sala e' piena di bambini. Fra l'altro incontro una giornalista che avevo conosciuto durante il periodo in cui ho fatto lo stage presso la rivista Noi Donne. Scopro che la rivista e' stata chiusa, la cosa non mi meraviglia affatto, erano completamente fuori di testa, forse la cosa, per alcuni versi, mi fa anche un po' piacere... Tornando al film ne vengo conquistata sin dall'inizio, verso meta' lo considero il piu' bello della stagione e sul finale sono una Toy Story maniaca a caccia di ogni gadget disponibile. Alberto ridacchia soddisfatto!

ESSERE JOHN MALKOVICH (23/1/00)
Alberto lo ha gia' visto, ma dato che e' un vero Tesorino e malato di cinema, non ha problemi a rivederselo con me. Lo proponiamo a diversi amici, ma l'unica a seguirci a Samantha. Pochi ma buoni. Dato che ormai e' uscito da diverse settimane lo danno solo all'Intrastevere nella sala3 (?) che piu' che una sala cinematografica, assomiglia di piu' al salotto di casa mia. Ci saranno al max 40 posti. Infatti nonostante il quarto d'ora di anticipo rimaniamo fuori! Ma decisi a non perdercelo, decidiamo di aspettare il prossimo spettacolo, quello delle 10,30. Samantha al di la' di ogni aspettativa, non sembra affatto turbata. Il mio stupore e' piuttosto evidente...

AMERICAN BEAUTY (21/1/00)
Tra i film piu' attesi della stagione, ci si organizza per andarlo a vedere con la Chicchi e mio fratello. Approfittando che il Fiamma e' a due passi da casa sua, ci facciamo prendere i biglietti da Lallo, cosi' da potercela prendere comoda. Ce la prendiamo forse un po' troppo comoda e siamo costretti ad una corsa all'ultimo respiro con la mitica Carolina IV che sfreccia a 120 su via Pinciana e ci fa arrivare giusto in tempo! Il film non e' granche', lo trovo addirittura noioso, avremo modo di parlarne moltissimo e tanti per fortuna la pensano come noi: un finto film d'autore commerciale, ne rende abbastanza l'idea. I membri dell'Academy gli regalano molte statuette, i nostri giudizi sono confermati!

GHOST DOG - IL CODICE DEL SAMURAI (16/1/00)
Film bellissimo, che assorbe i ricordi della serata. Ricordo che non siamo solo noi, ma dovro' consultare l'agenda per scoprire con chi eravamo.

COMEDIAN HARMONISTS (14/1/00)
Chiara non ne voleva sapere, mi pare, di questo film e ci viene solo per amor mio. Ma e' una lieta sorpresa, anche se per lei punteggiata di momenti di perdita di conoscenza: vgamente televisiva, questa ricostruzione accurata della Germania prima della Guerra e' piacevole e interessante.

EXISTENZ (11/1/00)
Siamo tornati ieri ieri dalla montagna e io devo recuperare di corsa film perche' domani si registra il programma. Uscito dal deludente "Al di la' della vita" di Scorsese, mi affretto al Capranica per il poco migliore film di Cronenberg, per giunta tarpato dalle disastrose condizioni tecniche della sala. Chiara non sembra particolarmente impressionta dalle schifezze biomeccaniche del regista canadese, ma nemmeno particolarmente affascinata dalle soluzioni narrative, abbastnza gia' viste.

Potete leggere anche la pagina del 1999 o quella del 2001.

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Tutti i testi © Alberto Farina - Consulenza editoriale: Chiara Strekelj - Creazione sito: Flavia Farina