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Dritte di viaggio | Fotografie| Milano - Roma A/R| Braccioli

La casa di Berto e Chiara

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Milano - Roma A/R

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Dove si va da qui?

LA STORIA DI AGNES BROWN (27/12/99)
L'ultimo film del 1900 e' questa gradevole commediola diretta e interpretata da Anjelica Huston, che ci vediamo per motivi professionali. Fra due giorni dovremo registrare ben due puntate di "Review" insieme, perche' Chiara e io ci accingiamo a prenderci finalmente una settimana di vacanza. E' con noi, quindi, Mauro.

LA NONA PORTA (26/12/99)
Organizzare qualsiasi cosa, con gli amici di Chiara, e' un'impresa improba: ci si avvita quasi sempre in perversi meccanismi di chiamate incrociate coi telefonini, per fare poi discorsi del tipo "Ci si vede li' e poi si decide". In questo caso ci vuole un po' per decidere il film, ma i problemi nascono dal fatto che *tutta* Roma pare stia cercando di andare al cinema. Andiamo all'Admiral allo spettacolo delle otto, ma non si entra. Tentiamo il Roxy all'ultimo spettacolo, ma questi babalei non hanno ancora fatto i conti e non possono vendere biglietti per la proiezione delle dieci e fra l'altro sono in grande crisi perche' -a giudicare dalle scalmane di alcuni spettatori inferociti- pare abbiano commesso un certo overbooking. Alla fine si opta per il Savoy, nonostante la Lista Nera.

THE STRAIGHT STORY (10/12/99)
Il film di Lynch e' in anteprima al festival di Roma Europa, e ci si va in cinque, di cui quattro redattori di Coming Soon. Chiara viene per compagnia, si addormenta dopo dieci minuti e si risveglia a sprazzi. Ma il film -bellissimo- e' lento abbastanza da permetterle di apprezzarlo lo stesso, probabilmente in modo un po' onirico -il che per un film di Lynch non guasta. Uscendo mi dice: "Tu da vecchio sarai come questo tipo". Lo prendo come un enorme complimento.
Pensavo di andarmene a casa, fra l'altro, la mia idea del cinema di Lynch non era affatto positiva ma alla fine il richiamo del tesorino È stato pi˜ forte. Il film mi piace moltissimo, anche se devo dare ragione ad Alberto, ed ammettere di averlo visto tra un pisolo ed un altro. Fortunatamente i tempi lenti del film giocano a mio favore, cosÏ ogni volta riesco a riprendere un po' il filo della storia, un po' come quandi ci si addormenta in treno ed al risveglio dal finestrino si vedono paesaggi dfferenti.

SE SCAPPI TI SPOSO (9/12/99)
Stasera non dovevamo proprio vederci, ma abbiamo visto il trailer ieri sera e quindi si decide di approfittare di questa anteprima... anche perche' del film ho sentito dir maluccio e vorrei evitare di spenderci soldi -non e' come "Notting Hill", che li meritava. Chiara resiste eroicamente al sonno, visto che il film interessa soprattutto a lei, per un po'. Poi cede, ma io ormai sono pronto quando apre gli occhi a raccontarle velocemente le parti che si e' persa. Film mediocrissimo, comunque. Dura meno di due ore e sembra un secolo.
Ero partita con l'idea di godermi una bella commedia brillante, ben confezionata cosÏ come solo Hollywood sa fare. Tra l'altro Ë in anteprima e il giorno dopo avrei fatto rosicare una dozzina di amiche. AhimË, il film Ë una vera delusione nonostante la coppia promettesse sicuro successo. Privo di ispirazione e ritmo sa offrirci solo le belle facce di Gere e della Roberts. A quel punto, sarete d'accordo con me, meglio farsi una dormita,

BIG DADDY (8/12/99)
Film visto solo noi al Moderno, dopo un pomeriggio nervoso e inconcludente, un tentativo fallito di andare a una mostra di Impressionisti e vari gironzoli in centro senza meta. Una sciocchezzuola ma ha il merito di chiudere col sorriso un pomeriggio non molto gradevole e rimandarci a casa contenti e riappacificati.
Tanto per dimostrare, che non siamo due cinefili snob, decidiamo, anche se per una scelta di ripiego, frutto di un po' di nervosi battibecchi, di vedere la classica "cavolata". Il bello Ë che alla fine ci facciamo anche due risate. Inquietante, prima dell'inizio del film, il trailer di "Vacanze 2000", ancora pi˜ inquietanti le risate soddisfatte del pubblico in sala. Va bene non essere snob, ma c'Ë un limite a tutto!!!!!

ONEGIN (7/12/99)
Ormai lo schema e' noto: quando andiamo al cinema ed e' stanca, Chiara parla sui primi cinque minuti di film -soprattutto se c'e' Zazie. Dopo un quarto d'ora comincia ad accusare il freddo. Si copre ben bene, e regge fino alla fine del primo tempo. Nel secondo si addormenta secca, e vede gli ultimi dieci minuti. Dopo il film si mangia in birreria col Feniano, MAU.rizio e Zazie (che oggi ha vinto il Morandini al quiz di Coming Soon). Chiara e' un po' rompina, stasera, e io sono un po' stanco. Si litiga un po', tornando a casa. Lasciamo che la serata venga assorbita dall'oblio.
Non capisco come mai ogni volta che si va a vedere un film cosiddetto in costume, il commento obbligato alla fine deve essere: bellissimi i costumi e la fotografia. A dir la veritý invece questo film non mi È piaciuto affatto, come d'altronde quasi tutti i film americani del genere, addirittura in questo caso hanno tentato di spacciare quella cavallona, supervitaminizzata, di Liv Tyler per un'innocente pulzella russa

UNA RELAZIONE PRIVATA (5/12/99)
Serata strampalata. Si voleva andare alle sei per avere una serata piu' lunga, ma Zazie vuole andare alle otto, anche se a vedere un altro film. Poi lei non viene piu', sicche' ci si trova con Mau.rizio, Redwolf e Leisha, alle dieci e mezza, col sonno che arriva e la sveglia incombente domattina. Si da' buca e scappiamo a casa, dopo aver riaccompagnato Mau.rizio che e' appiedato.
Il film mi delude parecchio, come spesso succede quando i film vengono dai festival, in questo caso quello di Venezia, non hanno fatto altro che parlarne. Trovo i dialoghi del film piuttosto noiosi e piatti e il tema giý bello sfruttato qualche anno fa con due attori che se non sbaglio si chiamavano Brando e Schneider.

ASTERIX E OBELIX CONTRO CESARE (3/12/99)
Giornata catastrofica a COMING SOON, dove e' mancata la luce, si e' impallato un AVID, si e' bloccato il "profile", si e' incartato il gioco, si e' cominciato in ritardo, si e' perso un servizio gia' montato... ed e' meglio finirla qui. Esco fuori dalla grazia di Dio, pronto a fare una strage, ma oggi tocca a Chiara consolarmi e ci riesce benissimo a suon di baci fuori dall'ufficio. Mi porta poi a vedere "Asterix", il film che piu' mi dolevo di aver perso. E ce lo vediamo al Tiziano, gloriosa saletta parrocchiale dove lo schermo fuori fuoco e l'audio intubato e gracchiante non danno fastidio, ma rievocano invece frammenti di cinema familiari di vent'anni fa... quando si arrivava sempre a spettacolo iniziato (come e' successo infatti anche in questo caso) entrando in una sala calda e rumorosa di altri bambini, cercando lo schermo colorato da cui i personaggi strepitano piu' del normale emettendo buffi versi gutturali... e poi, finito il film, si resta per rivedere l'inizio.
Giornataccia per Alberto che cerco di salvare proponendogli una triade di film con orari e rispettive sale, lasciando a lui il gusto della scelta. Scelta che naturalmente cade su questo film di cui a me invece proprio non importava nulla, ma stasera il mio amore ha prprio bisogno di essere consolato. Entriamo in sala, una vecchia sala parrocchiale, l'audio È pessimo e anche la pellicola È tutta rovinata. Comincio a tremare, giý mi aspetto un invettiva della serie Lista nera ed invece mi va bene......lontani ricordi di infanzia rendono al contrario tutto molto suggestivo....ufff me la sono proprio vista brutta, ed invece il Tesorino sorride soddisfatto.

LA PRESA DEL POTERE DI LUIGI XIV (29/11/99)
Un'eroica spinta culturale, nonostante la stanchezza, ci ha fatto decidere di pupparci questo Rossellini televisivo nella rassegna del 4 Fontane. Meno male che entrambi riusciamo a scappare dal lavoro in tempo per arrivare trafelati allo spettacolo delle sei e mezza. Non si riesce a paccare nei numerosi tempi morti del film, a causa di una rompina dietro di noi che e' talmente tappa da non riuscire a leggere i sottotitoli se le nostre teste si accostano fra loro nella fessura fra i nostri sedili. La tipa, nell'intervallo, si scusa gentilmente ("mi spiace ma sono cosi' piccoletta...") e pur a malincuore ci tocca perdonarla.

TARZAN (28/11/99)
Incastrata a fare la hostess-geisha in un mercatino di beneficienza (dove si compra un paio di guanti rossi che saranno sfoggiati nei giorni successivi e che pero' sono meno morbidi delle sue manine, il tesorino non puo' unirsi al cinema pomeridiano AR, e si perde l'incontro con Roberto Sedda al 4 Fontane e "Last Night" con MAU.rizio, Nico e il Feniano. Ci raggiunge pero' in tempo per una pizzata AR cui segue -senza Nico che e' tornato a casa- un fine serata al Warner Village Moderno (nella famigerata sala 2). Il film non e' granche', ma si sta bene lo stesso anche se -maledizione! (ma l'avevamo notato subito l'altro giorno)- i braccioli non si possono sollevare.

THE EYE - LO SGUARDO (27/11/99)
Una scelta di ripiego, visto che abbiamo visto quasi tutto il vedibile, ci regala il capolavoro inatteso della stagione: un film che ci conquista, ci risucchia e ci lascia straniti per un bel po' dopo l'uscita. Dopo, anche il girovagare alla ricerca di un luogo dove mangiare (ricerca che ci condurra' alla fine dal solito cinese, dove assistiamo alla sceneggiata di una signora cui hanno zottato la borsa) ha una sua irrealta' sospesa niente affatto sgradevole.

TERRA BRUCIATA (26/11/99)
Il film e' un trashone autoconsapevole e a tratti abbastanza divertente -per me, perche' Chiara avrebbe da obiettare anche su questo. Entrambi pero' ci godiamo la bellezza degli attori in scena: Chiara sbava dietro a Raoul Bova, io spizzo la FDM che gli sta accanto sparando all'impazzata. Ma lo spettacolo migliore e' quello del Moderno/Modernetta/Esedra, che riapre oggi come Warner Village a cinque sale. Ci offrono pop corn e Pepsi, ma cio' non basta a farci dimenticare che sullo schermo della sala 4 si riflette in modo fastidioso la luce di una uscita di sicurezza.

GIORNI CONTATI (24/11/99)
La nemesi dell'ANICA si ripropone. Per l'ennesima volta, Chiara si puppa un film-monnezza che, questa volta, non riesce pero' ad addormentarla. E mi fa trovare in credito di almeno un paio di "film da femmine" per le prossime uscite regolari come spettatori paganti.

ASINI (18/11/99)
Alla nostra coppia preferita di colleghi spettatori si unisce stasera il Feniano, forse per via della presenza nel cast del film della splendida Giovanna Mezzogiorno -che io apprezzo vistosamente, meritandomi il pronto scappellotto di Chiara. Il film e' inesistente, nonostante la simpatia degli interpreti. Tutti e cinque sorridiamo appena, e gli unici che ogni tanto si sganasciano sono i Broncoviz, qualche fila piu' indietro, sospettiamo per solidarieta' fra comici televisivi che al cinema non funzionano. Chiara e Zazie, prima del film, danno spettacolo parlando fortissimo. L'evento non si ripete nell'intervallo, perche' la temperatura subpolare della sala ha assiderato le loro corde vocali. Durante il film mi giro e scopro Chiara imbacuccata come un Tuareg nella mia sciarpa. Si vedono solo piu' gli occhi. Che ridono.

SUMMER OF SAM (17/11/99)
Ho ancora sulla faccia il trucco: stamattina abbiamo registrato col Feniano la prima puntata di "Review". Ed e' praticamente per lavoro che stasera dobbiamo vedere questo film. Ci si trova con Chiara davanti al cinema -lei viene dall'Eur, io dalla RAI. M gli entusiasmi iniziali si esauriscono presto: troppo fracasso e troppa poca sostanza. E la simpatia del tesorino per Spike Lee svanisce come neve al sole quando vediamo la spocchia con cui ci presenta, in sala, il suo nuovo "capolavoro"..

RICOMINCIA DA OGGI (15/11/99)
Una domenica di riposo, alla vigilia della prima di COMING SOON, e una serata di armonia perfetta, con la nostra coppia preferita -ormai fedeli compari delle domeniche cinematografiche. Zazie sobbalza di un metro e mezzo sul sedile in uno "stacco" troppo improvviso su una discoteca: le vogliamo bene anche per questo. La felicita' e' cosi' facile, qualche volta..

BRANCHIE (9/11/99)
Serata da grandi occasioni, questa, per la prima di un flop probabilmente inevitabile. Sala gremita di addetti stampa in fibrillazione, presenzialisti, divetti televisivi e membri della troupe del film, incluso un Grignani abbastanza a disagio. Dietro di noi si siede rumorosamente Alessandro Haber. Il film sembra durare in eterno e Chiara si rifugia nel consueto sonno. Si perde la parte piu' trash del film, ma fra noi due resta sicuramente quella che ha fatto la scelta piu' intelligente.

LA RAGAZZA SUL PONTE (7/11/99)
Tutto e' bene quel che finisce bene. I litigi del weekend sono stati dissolti da una domenica d'oro, un pranzo di famiglia, un'ora di sonno con Toppy e dulcis in fundo questo bel film in bianco e nero di Leconte -visto con Zazie e MAU.rizio, con cui poi si mangia da un pizzaiolo buonino ma ladruncolo. Piove sempre, ma ormai solo sulla strada. Noi siamo tornati sulla nostra nuvoletta.

LA COPPA (6/11/99)
Giornataccia di litigate immotivate, su piccolezze. Qualsiasi cosa dica uno dei due, l'altro si offende. Si finisce a vedere questo film con Valentina che, poverella, regge il moccolo -e in effetti impedisce con la sua presenza l'infuriare di una lite assolutamente ridicola e rinfocolata a piu' riprese per motivi profondamente misteriosi.

ORIZZONTI DI GLORIA (4/11/99)
Serata nera. Chiara e' distrutta dai replicanti e dorme la maggior parte del film. Durante la scena piu' drammatica del processo mi parla delle morsicature degli zanzaroni che l'hanno massacrata a Selvaiana. E poi all'uscita si offende quando, in risposta a un suo commento deluso sul film, io le rispondo che in queste condizioni non puo' dire di averlo visto. Fuori piove e diluvia. Piove e diluvia, una volta tanto, anche su di noi. Nessuno e' perfetto, ma questa e' una serata da dimenticare, fatta di incomprensioni reciproche destinate a esplodere (e fortunatamente ad esaurirsi, nella faticosa giornata di sabato 6.
Che dire se non che certamente non e' stata la nostra serata piu' indimenticabile. Si e' discusso molto sul perche' a me non sia piaciuto il film e sarebbe rimasta un discussione pacifica come tante altre se la stancheza ed il nervosismo non avessero preso il sopravvento. E' stata cosi' l'inizio di un duello duranto fino alla sera seguente. Un duello fatto di sarcarsmo, battutacce ma in fondo leale e corretto. Ho scoperto che non siamo perfetti e prima o poi doveva succedere, ma infondo non e' cambiato nulla... avevo ragione io su tutto!

BLU PROFONDO (2/11/99)
Arriviamo all'ultimo momento all'anteprima alla Warner, e finisce che ci si deve sedere per terra, in varie geometrie che canbiano durante la proiezione. Serata leggera, come leggero e' il film, come leggere sono le chiacchiere poco piu' tardi a casa dei gemelli e di Crilla.
Film visto in condizioni pessime seduta per terra per di piu' con delle bolle immense di zanzara che non riesco a non grattarmi! per almeno meta' film ho tenuto gli occhi coperti! Per fortuna dopo raggiungiamo casa dei gemelli per un dopocena in onore di Filippo che sta partendo per l'America.
Ehi Krilla si scrive con la "K"!

LA NINA DEI TUOI SOGNI (28/10/99)
Siamo due zombi, che si trovano davanti alla sala perche' non hanno le forze di fare altro. Grazie a Dio domani e' venerdi', e di un weekend lungo per giunta. Fuori dal cinema alle 22.30, e' troppo tardi per l'appuntamento volante con MAU.rizio e Zazie ad Asterix. Si chiacchiera, abbracciati, in piedi accanto al motorino parcheggiato. E quando ci si dice "Andiamo a casa" guardiamo l'ora. Sono gia' le 23.15 passate, perbacco.
La sala 4 del QuattroFontane praticamente e' come il salotto di casa mia, sono puittosto stanca e affamata, ma alla fine il film e' carino e riesco a concentrarmi. Penelope Cruz e' di una bellezza devastante, non devo insistere molto per convincerne anche A.
Riguardo a quella sera A. non fa che ripetermi che ero piuttosto bruttina e che avevo due occhiaie impressionanti, chissa' forse un replicante mi aveva morso e la trasformazione si stava compiendo, ma poi con tutti i baci di A. il pericoloso mutamento e' stato sventato!

THE FIGHT CLUB (25/10/99)
Un'altra anteprima all'ANICA. Un'altra Chiaretta distrutta dai replicanti e che, quando il film -dopo un'ora circa- si sfalda in inutile e confuso fracasso, si rifugia con soddisfazione nel sonno, coperta dalla mia giacca.
Un film estremamente violento ma che inizialmente mi coinvolge perche' da voce a quei sentimenti di rabbia contro il sistema che ti affliggono da subito quando cominci a lavorare con dei replicanti che embrano volerti inghiottire! Ben presto mi ccorgo che il film invece e' un delirio senza senso, che non sa dove andare a parare. Ho freddo e sono stanca ma almeno posso dormire fra le braccia di Alberto

JUHA (24/10/99)
A Chiara interessa per il corto "Tipota" di Bentivoglio, ad esso abbinato. A me perche' amo i film muti e perche' me l'ha consigliato Valentina. A Francesco perche' e' uno spettatore curioso. A MAU.rizio, suppongo, perche' e' un film. A Libetta, che arriva all'uscita, sarebbe interessato ma il treno da Milano non arrivava in tempo. Alla sua amica Marzia, che non ha amato EWS e ha riso a TIFOSI, quasi sicuramente non interessava popo.
Inizialmente l'idea di vedere un film muto non mi aveva molto sedotta, ma poi e' venuto fuori che insieme sarebbe stato proiettato il corto di quel gran mito di Bentivoglio e cosi', dimenticandomi che uno dei motivi che invece incuriosivano A. era che gliela aveva consigliato una smorfiosetta iaciners, mi sono convinta. Il nostro giudizio e' stato abbastanza simile, il film era carino ma un semplice esercizio di stile che non aveva nulla della magia e poesia del muto vero!

NOTTING HILL (23/10/99)
Flashback: Firenze, nel periodo in cui Chiara mi fa disperare perche' sembra che non voglia saperne di me. Lontano dall'e-mail, le ho mandato un paio di messaggini rimasti senza risposta. Il cellulare e' sempre acceso e non suona mai. :-( Alle Giornate Professionali ho visto questo film, postandone sul newsgroup una recensione sfacciatamente -ma non dichiaratamente- a lei dedicata, anche perche' nella colonna sonora c'e' la canzone "Gimme some lovin' ", che abbiamo appena sentito in IL GRANDE FREDDO e ED TV. Alla fine della rece dichiaro che il 22 ottobre saro' pronto a giurare di non aver mai visto NOTTING HILL, per poterci andare con la persona adatta a condividere un perfetto date movie.. Oggi: la promessa e' mantenuta, e nel modo migliore.
Finalmente il mio lato romantico trova giustizia in questo film, che nel suo genere trovo riuscitissimo. Piace molto anche ad Alberto, che fra l'altro lo rivede per la seconda volta, solo per il piacere di farlo con me e per mantenere una promessa fatta qualche mese prima, quando la sottoscritta sembrava non volerne sapere di lui!

AMORE A PRIMA VISTA (21/10/99)
Questo film invece volevamo non metterlo proprio. Visto per dovere, visto che il giorno dopo devo intervistare il regista e protagonista, ma l'esperienza e' addirittura avvilente. Chiara arriva dall'Eur, dopo essersi persa lungo la Colombo. Ritrovarla e consolarla e' l'unico motivo per cui valga la pena di ricordare la serata.
Dato che sono un tesorino di ragazza, continuo ad accompagnare Alberto a queste anteprime per i giornalisti in cui tocca vedersi quel che passa il convento. Senz'altro questo film rientra nei primi posti della mia personale classifica dei film piu' brutti che abbia mai visto. Un po' passiamo il tempo paccando dato che ci siamo piazzati strategicamente nell'ultima fila. Con A. sono pronta a scommettere che il film non incassera' una lira, lui e' convinto del contrario e purtroppo i numeri gli daranno ragione.

IL VIAGGIO DI FELICIA (20/10/99)
Il progetto originario di vedere Asterix sfuma perche' dopo "Cielo d'ottobre" Chiara preferisce qualcosa di piu' serio: poi in ufficio la intrappolano in una riunione fiume e in sala entro da vedovo, con Dody+Emiliano, Valentina, Punzi, Angelo e una sua amica. E' strano essere al cinema senza una manina accanto da poter prendere, e Chiara e' talmente presente nei miei pensieri che durante la proiezione medito piu' volte di inserire ugualmente il film in questa pagina di film visti insieme. Poi, poco piu' di mezz'ora prima della fine, il tesorino compare a sorpresa in fondo alla nostra fila!
La mia vita e' cambiata e questa serata ne da un segno visibile: una riunione interminabile ed inutile mi blocca all'Eur fino alle nove. Pero' sono decisa a non lasciare che il mondo dei replicanti modifichi la mia vita sociale e nonostante il film stia per finire decido di entrare, e cercare Alberto Dody e altri amici della lista Berto. Sicura mi dirigo verso le prime file ed infatti eccoli li' tutti in fila. Il mio tesorino mi fa un sorriso bellissimo, ormai mi e' impossibile entrare nel film, ma ne e' valsa la pena.

CIELO D'OTTOBRE (18/10/99)
E' il primo giorno di lavoro di Chiara, quindi ci tengo a vederla anche se eravamo rimasti d'accordo di combinare semmai martedi', per dormire un po' dopo il weekend a Selvaiana. Il pretesto e' questa agiografia all'americana, in anteprima a gratis al Lux. Si finisce in una serrata discussione sul film -che io trovo onesto e lei giudica una cagata- e sugli itinerari per tornare a casa visto che, data la pioggia, andiamo con la sua macchina.
Uno dei motivi che ci porta a discutere maggiormente sul cinema e' che Alberto e' incapace di dare un giudizio del tutto negativo su di un film. Forse perche' la sua vena di critico lo porta a cercare sempre un equilibrio oggettivo ed una valutazione che prescinde il suo gusto personale o forse, e credo questo sia anche piu' probabile, perche' finisce sempre per identificarsi con il regista sentendosi in dovere di prendere le sue difese. per me il film e' e rimane una cagata e sono contenta di appartenere alla categoria del pubblico che si sente libero di poter esprimere liberamente il suo giudizio. E' una cagata non perche' mi aspettassi chi sa cosa ma perche' nel suo genere e' e rimane un film prevedibile, scontato incapace di un minimo di originalita'.

LOVERS (14/10/99)
AR a spiovere, stasera: con noi il Feniano, Francesco, MAU.rizio e la nostra milanese preferita. Zazie e Chiara cominciano a parlare a squarciagola dopo circa venti secondi di titoli di testa, con frasi del tipo "Abbiamo commesso un gravissimo errore". Bavagli di fortuna vengono improvvisati prima che i vicini di poltrona passino a vie di fatto, e dopo qualche minuto il film ha ragione di queste distrazioni. All'uscita, una insolita tolleranza di MAU.rizio per l'indecisione fa si' che si peregrini per un'ora alla ricerca metafisica del luogo perfetto dove mangiare. Il destino ci porta infine al Maharajah, pregevole ristorante indiano dove ci rimpinzano di saporitissime salse e risotti facendoci dimenticare che lo spezzatino e' per il 98 per cento sugo.
Anche se inizialmente il mio scetticismo ha toccato punte piuttosto colorite, ho poi molto apprezzato questo film. Alberto e' uscito dal cinema deciso a realizzare un film dogma sugli iaciners non tanto per fede ma per la possibilita' di fare un film con pochi soldi. Pero' bello il ristorante indiano, con tutti quei sughi e spezie, Alberto non nasconde il suo solito appetito e non vuole mollare un pentolino che il cameriere cerca di sottrargli, per, si scopre solo dopo, riportarlo pieno! Pero' gentili 'sti indiani.

LOCK & STOCK PAZZI SCATENATI (12/10/99)
Anteprima gratuita. Sono passati piu' di tre mesi da "Terapia e pallottole" e questa volta siamo d'accordo di andare insieme anche se e' sempre lei a ritirare i biglietti. Le cose cambiano in modo buffo. Una strana serata imprevedibile, con la troupe di COMING SOON che fa le riprese davanti al cinema, amici AR, della lista Berto, di Chiara e dell'ufficio tutti mescolati. E strano finale di serata, con crisi imprevista e sfogo che si risolve alla fine in abbracci ancora piu' stretti del solito. Tre ore e mezza di sonno, stanotte, ma quando ci vuole ci vuole.
Eh gia', eccoci qui ad un'altra anteprima gratis. C'e' un sacco di gente e stavolta anche la troupe di Coming soon, con tanto di presentatrice squinzietta arrampicata su un cartello dell'autobus per dare un piglio giovane alla notizia! Mmmm mi sa che questi vogliono copiare MTV, ma Pezzi e' virilmente unico! Scherzi a parte, per la prima volta il lavoro di Alberto mi appare in una dimensione piu' concreta, ma non diteglielo che altrimenti preso da crisi mistiche sull'inutilita' dell'intrattenimento televisivo scappa in una missione in Nepal.

E ALLORA MAMBO (10/10/99)
Domenica rilassata, insieme dopo un weekend passato a fare il boscaiolo e il facchino. Ci si trova alla Casina delle Muse, poi caffe' con la Mafe (di passaggio a Roma) e suo fratello. E al cinema in quattro, senza pensieri. Dopo, dal cinese, io ho mangiato le rane. Abbiamo provato un po' a litigare sul fatto che io la interrompo sempre, ma non ci e' riuscito granche' bene. Allora abbiamo finito la serata chiaccherando abbracciati dei rispettivi ex.

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE (9/10/99)
Andiamo alle 22.30, perche' dopo una giornata di giardinaggio non riesco a raggiungerla prima delle otto. Prima, uno spuntino pariolo all'Euclide, dove offre lei dimenticando di pagare un succo di pomodoro e una coca. Gne gne gne, non si torna indietro. Attorno al cinema aleggia un attraente profumo di cornetti caldi, ma e' una pasticceria segreta che non vende al dettaglio, come scopriamo all'uscita dopo una breve ma accurata indagine. Il film se la batte con "Autunno" per il peggiore visto insieme. Meglio cosi', almeno ogni tanto si lascia perdere lo schermo e ci si guarda, seduti in prima fila, sguardi luccicanti nel chiarore delle immagini pochi metri piu' in la'.

COME TE NESSUNO MAI (6/10/99)
Ci si trova al cinema, perche' arriviamo da direzioni opposte. E che bello scoprirla, da lontano, in mezzo alla piccola folla di sconosciuti che si assiepa davanti al Roma, e guardarla non visto, avvicinandosi, prima che lei si accorga che sono arrivato. In seguito, pizzata con MAU.rizio e il gruppo-Stefano. E ritorno su due motorini, facendole da scorta e guardandola nello specchietto mentre un po' ride, un po' si arrabbia. Stanca piu' dell'altra sera, e sempre tesorino.

IL 13o GUERRIERO (4/10/99)
Anteprima all'ANICA, presa al volo nonostante la stanchezza per il viaggio di ritorno da Milano ieri sera, in un Pendolino scomodissimo e gremito. Sullo schermo, Banderas si cimenta in mille avventure fra vichinghi e spietati uomini orso che staccano la testa ai loro nemici. Nella poltrona accanto a me, Chiara dorme della grossa, per nulla disturbata dalle urla, dal cozzo delle spade, dai nitriti dei cavalli che cadono nel fango illuminato dai bagliori rossastri delle torce.

EYES WIDE SHUT (2/10/99)
A Milano, il primo raduno In Topic della storia di it.arti.cinema, e vediamo proprio il film di cui si parla ossessivamente da quando il newsgroup esiste. Un cast stellare, con la maggioranza dei colonnelli di IACine. Noi abbiamo i biglietti che Chiara ha prenotato da Roma, via Internet. Serata in birreria, con venti/trenta fra i superstiti piu' valorosi a una giornata memorabile. Mai vista Chiara cosi' stanca, ma ne valeva la pena.

AMERICAN HISTORY X (/9/99)
Pizza da PizzaCiro -vale a dire 30 carte per una pizza, due olive ascolane due cadauno, e una bicchierata di birra- prima dell'ultimo spettacolo della sala Umberto. Chiara si innamora del protagonista. Devo farmi tatuare una svastica anche io, oppure e' una questione di pettorali?

THE HITCHHIKER'S GUIDE TO THE GALAXY (/9/99)
Detour, lanciato sulla Lista Berto e disertata da tutti tranne che dal tesorino e da Francesco, che ormai flirta con Chiara in maniera smaccata. Questo pero' non impedisce che, dopo due ore di estenuanti tentativi di seguire il folle dialogo in idioma britannico, Chiara si senta mancare nello scoprire che ci aspetta un secondo tempo di altrettale durata. Abbozziamo, per chiudere la serata con una bevuta all'enoteca Cavour, tanto il De Angeli mi fornira' a Milano la cassetta con l'edizione integrale.

A DOMANI (24/9/99)
Chiara viene volentieri, ma scopre solo durante i titoli di testa che il film che stiamo per vedere non e' "Come te nessuno mai", molto simile a questo per quello che abbiamo visto nei trailer. Alla fine, pero', siamo tutti e due allegri e contenti: il bambino e' prodigioso e il film lieve e piacevolissimo nel suo oscillare fra realismo provinciale e sogno ad occhi aperti. Nella fila davanti a noi, inattesi, becchiamo Corso (amico di entrambi), il notaro Positano e Filippo -che dopo essersi chiesti "chissa' se Alberto si e' gia visto questo film" stanno spettegolando ad alta voce proprio su noi due. All'uscita li perdiamo perche' si decide di aspettare l'uscita di Fenian, Nico e Valeria e MAU.rizio, che stanno vedendo in sala 1 il film di Banderas. Si sgattaiola quindi in sala 2 e, mentre sullo schermo impazza la mediocre computer graphic degli effettoni di "La Mummia", si pacca allegramente in una delle ultime file, al ritmo bombastico della colonna sonora. Bevutona di sidro con gli AR.

GUARDAMI (19/9/99)
Visto subito dopo "Autunno" sembra un capolavoro. Ma piace a tutti e due, anche se alle scene troppo zozze Chiara chiude quasi sempre gli occhi.

AUTUNNO (19/9/99)
Dovevamo andare a mangiare da Alessia, ma alla fine si e' optato per una domenica piu' riposante e Chiara, dimostrandosi vieppiu' il tesorino che e', propone di andare a vedersi due film di seguito contentando i miei gusti e i suoi. A "Guardami", che interessa a me, arriviamo a film iniziato -anche perche' quella birba mi mente sull'ora per evitarmi l'ansia del ritardo- cosi' ci vediamo prima questo, che interessa a lei. Entrando, incontriamo una sua amica disegnatrice che sembra simpatica, col suo ragazzo. Dice che il film e' "molto morettiano". All'uscita siamo unanimi nel giudizio: e' solo "molto palloso".
Ero molto curiosa di vedere questo film di cui da un bel po' di giorni si parlava sul ng. La regista e' una ragazza di 24 anni vincitrice della rassegna di cortometraggi organizzata dalla Sacher Film, la casa di produzione di Moretti. Il film e' un film furbetto, la regista interpreta se stessa e anche se considerata la sua eta' sembra girato bene, mi intristisce il fatto che una ragazza giovane non sappia far altro che imitare il suo maestro e riempire il film di citazioni a W.Allen.

WITH OR WITHOUT YOU (17/9/99)
Scelta di riserva, questo film, per lo piu' perche' lo danno vicino casa e ormai a vedere "Guardami" non si fa piu' in tempo. Film gradevole, furbetto e che si fa seguire abbastanza da far irritare Chiara, che solo a tratti riesce a distrarmene a furia di baci.
Ci sono dei film dove anche se ti perdi un fotogramma non succede assolutamente nulla. Almeno cosi' la penso io, ma sembra non essere lo stesso per Alberto il quale mette la stessa concentrazione sia che stia vedendo Il settimo sigillo di Bergman che Vacanze di Natale dei Vanzina, tanto da rifiutare i miei baci. Ma io sono una persona adulta e matura capace di comprendere e non me la sono presa affatto.

SWEET AND LOWDOWN (16/9/99 - v.o.)
Woody Allen sembra ritrovare l'ispirazione perduta soprattutto se ripenso a "Tutti dicono I love You", anche se in fin dei conti "Celebrity" non mi era dispiaciuto affatto. A seguire, con gli AR una bella pizza tanto per fare una cosa diversa. Ci sono, oltre a Mau.rizio, Zazie ed il Fenian, anche un paio di amici di Alberto di cui non ricordo il nome, che poveretti sembrano due pesci fuor d'acqua in mezzo a questi pazzi cinefili . Fenian e Alberto ormai lavorano anche insieme cosi' la cena si trasforma in una riunione di redazione... ma dove andremo a finire?!

GETTING TO KNOW YOU (12/9/99 - v.o.)
All'interno della rassegna Venezia a Roma con gli AR scegliamo questo film americano, ma molto strano per essere un film americano! Nel senso che uno si aspetta che gli americani facciano sempre filmoni con grandi effetti speciali e che sono piu' bravi perche' hanno piu' soldi e poi vedi una cosa come questa e devi ammettere che sono piu' bravi punto e basta. Fratello e sorella sono stati a trovare la madre in una clinica psichiatrica. Mentre aspettano i pullman che li riporteranno uno a casa, l'altro al college, fanno diversi incontri che sono la scusa per intrecciare e raccontare, oltre la loro, altre storie. Abbandoniamo subito dopo il film gli AR che proseguono per una birra. Alberto e' stanco e deve tornare al paisiello.

IL GIOCO DEI RUBINI (9/9/99)
Per errore leggo una recensione di Federica Arnolfo che si dichiara entusiasta del film e cosi' propongo di andarlo a vedere. Il bello e' che all'inizio mi era sembrato un film da evitare ma la rece mi aveva invece persuasa. Dimostrazione di come l'istinto vada sempre seguito.

PRIMA DEL TRAMONTO (5/9/99)
Il fiuto albertino si riconferma alla grande nella scelta di questo ennesimo film italiano di Stefano Incerti. Usciamo entusiasti e decisi a convincere quanta piu' gente possibile a vederlo. Di tutto il film l' immagine che piu' mi e' rimasta impressa e' una ragazza che passeggia sulla spiaggia con a farle da sfondo un enorme relitto di nave. Sul ng partecipo ad una discussione in cui ci si rammarica per come un cosi' bel film venga ignorato completamente. Tra di loro c'e' lo scenografo con il quale ho un breve scambio di mail in privato, sempre sul film. Alberto e' convinto che il tizio mi voglia rimorchiare, che carino e' pure geloso!

IL 13ƒ PIANO (4/9/99)
Secondo film con cui apriamo la nuova stagione 1999. Alberto lo vuole vedere perche' gli piace la locandina. Dato che siamo degli snob frequentatori di ng, non leggiamo mai nulla prima di vedere un film, tanto meno le recensioni sulla stampa, cosi' questo e' uno degli elementi che piu' frequentemente ci spingono alla scelta. Il fiuto di Alberto questa volta si dimostra non essere infallibile. Infatti il film, di cui mi colpisce solo la fotografia, e' scritto e sviluppato male . Il tema sembra essere il solito che ultimamente nel genere fantascienza va per la maggiore: la possibilita' che quella che noi percepiamo come realta', sia solo un'elaborazione fatta al computer e che esista un'altra o mille altre realta'. Una specie di Matrix un po' piu' noir con effetti speciali molto meno belli.

UN AMORE (2/9/99)
Oltre alla Crociata per innalzare il livello qualitativo delle sale cinematografiche italiane, Alberto ne porta avanti un'altra, anch'essa validissima, a sostegno di tutti i film e filmetti italiani che escono e rimangono in distribuzione due giorni e bisogna correre a vederli altrimenti scompaiono. E che se per caso capita di avere i biglietti gratis non ci si va perche' il cinema italiano va sostenuto! Un Amore e' uno di quelli che io chiamo filmetti in cui il fatto di avere pochi mezzi, che non e' certo una colpa, diventa una scusa per riproporre ruffianamente storie trite e ritrite di vita vissuta, raccontate senza un briciolo di originalita'. Belli solo i disegni animati che separavano un episodio della storia dall'altro. Ad Alberto invece piace ma ancora oggi non me ne sa spiegare il motivo.

LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO (24/7/99)
Dato che Alberto e' il ragazzo piu' buono che c'e' mi accontenta e vediamo, sempre al Cineporto, un altro film da femmine. Di nuovo una schifezza, melenso da far venire il diabete. Ma i film romantici sono sempre una buona occasione per scambiarsi qualche bacio in topic

NEMICO PUBBLICO (21/7/99)
(Alberto, aiuto di questo film non ricordo nulla! Aspetto la tua rece)
Bah, era una menata tecnologica scritta male e diretta peggio, che scopiazzava "La conversazione" di Coppola cercando di adattarlo al pubblico di cerebrolesi degli anni 90. Visto anche questo al Cineporto, con qualche AR sparso.

SCHERZI DEL CUORE (17/7/99)
Come rivalsa per avermi portato a vedere i due film precedenti, praticamente impongo ad Alberto, quello che chiamo un film da femmine! Bella la musica, bello Sean Connery ma il film e' una vera schifezza... ops comincio a perdere credibilita' sulla scelta.

PAYBACK - LA RIVINCITA DI PORTER (16/7/99)
Tardi si comincia, tardissimo si finisce. Gli occhi che si chiudono quasi mentre sullo schermo Mel Gibson si da' da fare con pistole e cazzotti. Sembra di non avere piu' un grammo di energia, ma poi non si finisce piu' di salutarsi prima di andare a casa. Buona notte. E poi ancora buona notte. E poi ancora, e ancora. Buonanotte, eh.
Tanto per farmi subito ricredere, ecco la solita cavolata díazione di cui ho un raro ricordo. Mi e' quindi impossibile darne un giudizio. Forse ho anche dormito.

RONIN (16/7/99)
Prima uscita sociale della nuova coppia. Al Cineporto, in un double-bill d'azione di cui questa e' la sola meta' sopportabile. Gli amici non fanno domande, e nulla sembra cambiato. Forse, nulla lo e' veramente, e parte del bello e' li'.
Serata al Cineporto. Lo spazio e' bellissimo con un sacco di posti ed uno schermo enorme. Con il solito scetticismo mi avvicino ad un genere, il film d'azione, che solo in rari casi riesce a coinvolgermi. Per fortuna questo e' uno di quelli. Gli inseguimenti sono incredibili. Gli AR sono persone discrete e non sembrano affatto incuriositi dal nostro atteggiamento tutt'altro che formale

GANGSTER STORY (15/7/99)
L'estate ormai alle porte, l'ebbrezza di essere insieme, una saletta con pochissime persone e un classico che non e' certo un mattone ma nemmeno esige una concentrazione totale. Che cosa chiedere di piu' alla vita?
Il cinema sembra essere ormai tutt'uno con me ed Alberto. Qualcuno dice che e' noioso ed esagerato andare sempre al cinema, ma a noi piace, in fondo e' come fare sempre qualcosa di diverso: le storie cambiano e c'e' sempre qualcosa di cui discutere, impressioni da scambiarci. E poi Warren Beatty e Faye Dunaway sono belli giovani e innamorati un po' come noi, cosa chiedere di piu' dalla vita?

IL CAVALIERE DI LAGARDERE (13/7/99)
Siamo insieme da quasi una settimana, e incredibilmente non siamo ancora andati al cinema. Questo e' un pomeriggio che mi si e' liberato a sorpresa, e cogliamo subito l'occasione perdendo per strada la povera Dody che voleva venire a vedere "Scherzi del cuore" e che poi si e' fatta prendere da scrupoli di reggimoccolo ed e' sparita accampando una scusa. Quei briganti dell'Holiday non fanno entrare Chiara (e me) lasciandoci aspettare fuori, all'afa estiva, l'apertura (in ritardo) del cinema. Da Listanera, ma in fondo in fondo in fondo chissenefrega. Siamo insieme.
E' successo l'impossibile, ma anche l'inevitabile, e nello stesso giorno Alberto ed io siamo insieme e sulla mia parete c'e' un pezzo di carta con scritto Dottoressa Chiara Strekelj. Per festeggiare l' insuccesso della mia tesi, praticamente sotto minaccia dalle mie migliori amiche ( Dody e Luana), lo invito a cena e fra una chiacchiera e l'altra... dissolvenza, IT: la vita e' un film o i film aiutano a vivere meglio? Ah dimenticavo la recensione del film, ops! Alberto inagura la sua Lista Nera delle sale peggiori di Roma. Sembra un gioco divertente: invece di arrabbiarsi si scrive tutto e si manda online, ma presto mi accorgo che la questione si fa grossa. Da tutt'Italia arrivano proteste, che Alberto da bravo paladino della giustizia inserisce in lista. Diventa il suo quarto lavoro. Strano cosa essere al cinema insieme alle tre, infatti non succedera' mai piu'!


ED TV (28/6/99)
Strana uscita, per un film che a me non interessa affatto ma che a lei interessa perche' parla di televisione. Strana uscita. Come se si stesse insieme, mentre non ci stiamo. Non ancora, sto quasi pensando.
Sono d'accordo veramente una strana uscita. Ormai uscire insieme sta diventando una bella abitudine di cui non riesco a fare a meno. E poi con Alberto basta che dica film che voglio vedere e subito mi accontenta, anche se a lui non piace. Queste sono gentilezze old-style che alle donne, anche quelle un po' testarde come me, alla fine fanno un immenso piacere. Il film e' brutto e come al solito devo ammettere che Alberto ha piu' fiuto di me.

IL GRANDE FREDDO (26/6/99)
Chiara adora una canzone di questo film, che e' uno dei suoi cult e che io vengo a vedere quasi solo per quello. All'uscita, mentre si chiacchiera con gli altri AR, la abbraccio da dietro e stiamo cosi' qualche prezioso secondo. Lei non scappa. Bello.
Adoro tutta la colonna sonora di questo film e lo avro' visto in cassetta un centinaio di volte. Sono cosi' entusiasta di vederlo per la prima volta al cinema e riesco facilmente a coinvolgere anche gli altri AR. Scopro che il mio entusiasmo non e' poi condiviso da tutti, compreso Alberto e mi accorgo che l'occhio e il cuore di adolescente con cui l'avevo visto non sono piu' gli stessi. Forse e' un po' datato ed io mi sento piu' vecchia, ma le musiche rimangono eccezionali.

MA COME SI PUO' UCCIDERE UN BAMBINO?(12/6/99)
L'idea era di vedere due film al Fantafestival, forse con cenetta in mezzo, e chiacchierare assieme il piu' possibile. Ma al Fanta c'e' il veneto Bibi, personaggio simpatico ma inarrestabilmente ciarliero che rende molto difficile parlare con lei senza essere scortese con lui. Al cinema incontro un amico della RAI. Spero che faccia buona impressione, visto che e' un cinefilo simpatico e tranquillo. Pero' all'uscita lei dice che vuole tornare a casa per ricevere sua madre che torna da Anversa. Dice di lasciarla tornare in autobus, ma ovviamente non se ne parla nemmeno. Giriamo invano tre o quattro ristoranti, tutti chiusi, per approdare a uno all'aperto presso Ponte Milvio fra i cui tavoli zompettano surreali coniglietti. Mano sopra il tavolo: "Parliamo?" Lei: "Bisogna proprio?" E poi chiacchiere, serene e chiare, che spazzano un po' di nebbia e lasciando presagire qualche speranza per un futuro ancora imprevedibile ma non prossimo. Ritorno a casa (di lei) e fuga di volata verso il Quattro Fontane, dove mi dormo da solo l'atteso "La citta' perduta" di Jeunet e Caro.
Ma che ci faccio io ad una rassegna di film dell'orrore, piena di ragazzini con magliette orripilanti, e fanatici del genere che ogni anno si danno appuntamento e parlano di troma e roba simile? Non lo so proprio ma la mia curiosita' non ha limiti e qualsiasi cosa e' meglio di stare casa a scrivere di satelliti. Alberto mi propone questo film. Scopro dalle prime immagini che deve trattarsi di un vecchio film, almeno degli anni settanta... speriamo bene. Il film e' la storia di una coppia inglese che va in vacanza su un'isoletta poco conosciuta della Spagna. Al loro arrivo il posto sembra deserto, ma poco dopo incontrano dei bambini, e poi dei bambini e poi ancora degli altri bambini... Ma cosa sara' successo agli adulti? Mi piace perche' non e' quel genere di horror con brandelli di pelle sanguinanti che volano qui e la', ma una storia con un forte messeggio anti-bellico raccontata in maniera del tutto insolita. Direi geniale! All'uscita incontriamo Bibi, che non la smette piu' di parlare. Di colpo decido che sono stanca e che proprio non ce la faccio a vederne un altro. Decidiamo di mangiare qualcosa insieme e poi io sarei andata a casa e Alberto si sarebbe visto un secondo film. Dopo un po' di ricerche finiamo in un ristorante a Ponte Milvio. Mentre parliamo ci accorgiamo di essere circondati da coniglietti che scorrazzano per il giardino. Da allora per noi quel posto diventa "Dai Coniglietti". Alberto sembra volere una resa dei conti sul nostro rapporto, per me non e' il momento giusto, cosi' decido di essere sincera e alla fine ci capiamo.

EAST IS EAST ( 5/6/99 - v.o.)
Serata AR nella rassegna "Cannes a Roma". Pizza dar Poeta e film piacevole anche se lungi dall'essere indimenticabile. Nonostante la batosta della "Balia", le speranze non sono morte. Sono andato a prenderla a casa e vorrei dirle come sta bene con quel vestitino estivo (glielo scrivo poi in mail). Me ne sto in disparte, spesso, passeggiando un po' piu' in la' del grosso del gruppo, e Chiara a un certo punto si stacca e si avvicina per chiacchierare. Buon segno. Tornando dal Sacher, dove siamo andati a recuperare l'Arnolfo che si e' puppata un mattone di Amos Gitai, la piglio in braccio per un istante. Grida "mollami" ma ridendo. Forse ci vuole pazienza, ma e' meglio non farsi piu' troppe illusioni.
Scopro per la prima volta dell'esistenza di una rassegna chiamata "Cannes a Roma" che quasi in parallelo con la manifestazione francese proietta tutti i film presentati. Mi faccio guidare nella scelta dai miei amici AR e cosi' si decide per una divertente commedia inglese ambientata nelle periferie londinesi abitate dai pakistani. Scopro inoltre che esistono i sottotitoli elettronici o come cavolo si chiamano, che sono praticamente la traduzione del film che scorre su un banner sotto lo schermo anziche' sulla pellicola stessa. C'e' anche Zazie, il che mi fa molto piacere visto che, fra gli AR, le donne scarseggiano. Lei e' sempre piu' spesso a Roma, senza un evidente ragione. Dice che viene da alcuni amici, ma poi esce sempre con noi e dorme a casa di Maurizio. Lui la ospita volentieri, almeno mi sembra ma poi davanti a lei dice: "Beh non so se potra' venire ancora cosi' spesso perche' io c'ho la mia vita privata!" Lo guardo sconvolta. Alberto quella sera ha una maglietta blu con una foto di un film di George Clooney gli sta benissimo... io adoro George Clooney, l'avra' fatto apposta?

CUBE - IL CUBO (2/6/99)
Braccioli abbassati per tutto il film. Serata abbastanza nera, tutto sommato, nonostante i fratelli AR dappertutto, e Chiara da riportare a casa.
Nonostante il momento di imbarazzo durante "La Balia" per quanto mi riguarda e' tutto a posto, era ancora presto per andare oltre. Passiamo al secondo film che mi piace moltissimo. Per la prima volta, un qualcosa che possiamo definire fantascienza, mi esalta. Seduto accanto a me c'e' sempre Alberto, sono contenta.

LA BALIA (2/6/99)
Ormai avevo deciso che questa era la serata buona. Cosi', visto che i fratelli AR avevano organizzato di vedere CUBE al Warner Village, ma che Chiara voleva vedere Bellocchio, siamo andati allo spettacolo prima, solo noi due. Avevamo gia' parlato sul ng dei famosi braccioli alzabili del Warner, quindi all'inizio del film e' parso quasi naturale tirare su quello fra i nostri sedili. Ma lei e' rimasta tutto il tempo con le mani in grembo, irraggiungibili, e con lo sguardo inchiodato sullo schermo. Alla fine del film le ho detto: "Mi sembra di capire che questi benedetti braccioli sia meglio tenerli abbassati, eh?" Lei: "Mi sembra che l'hai tenuto alzato tutto il tempo..." Io: "Dai che hai capito benissimo". Lei: "Usciamo, va, che e' meglio". Le ho detto "Peccato".
Questa non e' la sede per spiegare il motivo del mio interesse per un film di Bellocchio, certo povero Albertino e' stato un vero eroe ad accompagnarmi. Dopo uno scambio di mail piuttosto ingarbugliato l'eroe attraversa mezza citta' e mi viene a prendere a casa. Il personaggio di un noto film gli avrebbe sconsigliato una mossa del genere ma a lui piace essere un outsider! Prendiamo la mia macchina e raggiungiamo il Warner. Sin dall'inizio capisco che il tipetto alla mia sinistra ha intenzioni losche, e fra me e me penso: "Ma non vorra' mica provarci al cinema?" Uscendo mi accorgo che lui ha la faccia piu' sconsolata che abbia mai visto, perche' poi? Per una settimana e piu' terra' in tag sui messaggi del newsgroup un un faccino triste... si sa, 'sti piemontesi so' gente riservata!!!

IL CACCIATORE ( - v.o.)
Grande serata AR, con l'aggiunta di Carola. Chiara e Carola comprano provviste per tutti (ma poi lei mi accusa di allungare indebitamente le mani quando cerco di recuperare un pacchettino di Fonzies che e' caduto sulla sua poltrona). In uscita, lunghe peregrinazioni per cercare qualcosa di piu' sostanzioso da mangiare. Entriamo da Gusto in Piazza Augusto Imperatore: ci mandano via perche' e' troppo tardi ma le hostess di una manifestazione enogastronomica che vi si e' appena tenuta regalano a ciascuno di noi uno scatolone con dodici bicchieri da birra tutti diversi. Con queste scatole arancioni mangiamo poi in un'altra pizzeria (dove ci vedono arrivare con sospetto, quasi fossimo piazzisti). Ritorno divertente in motorino. Bicchieri incolumi.
Non temo piu' di essere violentata da questi maniaci del computer, che secondo mia madre passano le loro giornate in rete a visitare siti per pedofili. Cosi' le serate con gli AR continuano e sono sempre piu' frequenti. E poi mi sono tutti simpatici... e poi c'e' Alberto, con i suoi sorrisi, i suoi racconti interminabili, la sua erre moscia. Ho un po' paura di vedere questo film perche' e' risaputo avere immagini molto forti e cruente, ma sono intenzionata a farmi una cultura cinematografica seria e quindi bisogna partire dai classici! All' uscita si pone il problema di dove mangiare. Loro propongono il Leoncino, grazie a Dio e' chiuso. Io contropropongo "Gusto", e' vicino e a quell'ora e' uno dei pochi locali aperti. Naturalmente mi becco la solita ramanzina sui miei gusti parioli...i preconcetti sono duri a morire! Gusto e' aperto ma per una serata ad inviti, ci intrufoliamo e all'uscita ci scambiano per degli invitati e ci regalano delle casse di bicchieri. Con aria felice e soddisfatta vaghiamo per le vie deserte del centro con i mano le nostre belle scatole

ORMAI E' FATTA (27/5/99)
Un bel po' di AR (piu' Zazie in trasferta a Roma). Entrando, Chiara e' gia' seduta sulla poltrona in pizzo al corridoio, con Tetsuo dall'altra parte. Mi vado a sedere dietro, e a un certo punto riesco a farle un massaggio alle spalle. Dopo, pizzata per celebrare il compleanno di RedWolf, cui offriamo.
Alberto arriva in ritardo, si e' comprato un motorino e ci impiega 10 minuti per legare la criptonite. Naturalmente lo prendo in giro con il Fenian, che esordisce: "Il ragazzo deve farsi le ossa". Entriamo e mi siedo accanto a Tetsuo. Poco dopo arriva Alberto che si siede dietro di me. Per il dopo cinema propongo Il Fagiolaro, siamo tantissimi e le decisioni si prendono a ritmi lenti, i milanesi ci osservano, tra lo stupito e il divertito, ma alla fine si mangia!!!

TERAPIA E PALLOTTOLE (16/5/99)
Film in anteprima che ho segnalato a tutto il newsgroup, al Listone e ad amici in tutta Italia. Ho strategicamente finto di essere rimasto senza biglietti e Chiara mi ha subito proposto di entrare con lei. Non sono pero' riuscito a convincerla a farsi venire a prendere a casa. Anche dopo il cinema ha preferito farsi riaccompagnare da Dody, nonostante abiti nella direzione opposta e per me fosse invece di strada.
Alberto posta sulla sua mailing list una megadritta per cuccarsi un film a gratise. A dir la verita' non mi sembra un granche', il film, ma e' tanto che muoio dalla curiosita' di andare al Warner Village, il nuovo megamultisala sulla Roma-Fiumicino. Cosi' la mattina a mezzogiorno mi attacco al telefono, convinta di doverci passare diverse ore, prima di riuscira' a beccare la linea. Con mia grande sorpresa, un'operatrice mi risponde al primo colpo, e in un batter di ciglio prenoto due biglietti. Entusiasta telefono a Dody e faccio spargere un po' la voce in giro. la voce arriva al mio amico Uccio e da li' in pochi secondi anche a Timbuctu! Beh forse l'ho presa un po' larghina, vi starete chiedendo, che fine abbia fatto il povero Berto. Dato che era stato cosi' gentile da avvertirci tutti mi e' sembrato carino offrirgli il secondo biglietto. Cosi' gli ho iscritto una mail invitandolo. Lui ha accettato volentieri, dato che era stato impegnato tutto il giorno e non era riuscito a prenotarsi il biglietto. la cosa mi e' sembrata un po' strana, pero' allo stesso tempo mi ha fatto una bella impressione il fatto che non fosse stato li' a precipitarsi per uno stupido ingresso gratise......come la sottoscritta!!!! Sono arrivata al Warner con dody e combriccola, dato che come al solito avevo sfuggiuto come la peste la sua offerta di venirmi a prendere. Che orrore un ragazzo disposto ad attraversare due volte Roma per venirmi a prendere...blah! Non ricordo piu' perche', ma quella sera ero arrabbiata a morte per qualcosa che aveva a che fare con la mia tesi. Cosi' tanto per fare colpo, appena l'ho visto ho cominciato a frignare e lamentarmi delle miei sventure. Per fortuna il Warner e' semplicemente fantastico, una specie di giostra ed in quattro e quattr'otto mi sento felice! ah 'sti americani so' proprio forti. Mi sa che e' meglio se la faccio breve, altrimenti poveri i miei lettori finirete per morire di noia. Ma una cosa non posso assolutamente omettervi: i braccioli del warner si possono alzare ed abbassare. attenzione perche' questa che vi ho dato e' un'informazone preziosa per il resto della storia. Il film e' divertente, sara' anche perche' gratis? Boh In sala conosco almeno la meta' delle persone ovunque mi giri incontro facce note. L'opera di p.r. di Uccio e'veramente impressionante. dopo il film si decide di andare a prendere un gelato al P.zza della Radio che, per me, da buona pariolina e' come dire Tegugigalpa. sempre per sembrare carina vado in macchina con Alberto, non so perche' cadiamo su una conversazione che finisce per imbarazzarmi, anche se fingo il contrario spudoratamente. Dopo il gelato torno a casa con Dody, Alberto sembra essere dispiaciuto, i miei amici, che non vedo da un po', mi lanciano occhiate inquisitorie, vogliono sapere chi e' questo tizio, naturalmente rispondo...un amico!!!!!!!

LA POLVERIERA
Film che ci ha fatti a pezzi, me, lei, il Positano e Andrej -che stavolta e' venuto e che sospetto avere qualche mira anche lui. Dopo il film si voleva andare a vedere anche "A Bug's Life" ma lei era senza benzina. Grazie ad Andrej le abbiamo avventurosamente fatto fare rifornimento pero' quando siamo arrivati al Gioiello abbiamo scoperto che il film era cominciato a un'orario impossibile. Abbiamo finito per cenare in pizzeria con Dody, Emiliano e Matteo, tre suoi amici.
Un bel film di quelli pero' che ti tagliano lo stomaco in due. All' uscita siamo incerti se proseguire con un secondo film o mangiare una pizza. Sinceramente preferirei la seconda ipotesi, ma non voglio fare la guasta feste anche perche' sono l'unica ragazza e tutti sembrano voler essere galanti con me. Nonostante i miei scrupoli rovino i piani del gruppo perche', come una cretina rimango senza benzina. Me ne vergogno come una ladra: la volta prima con la cena, ora la benzina, mi chiedo cosa penseranno di me, ah se lo sapesse mia madre poi!!! La sua bambina in giro con degli sconosciuti che vaga per la citta' alla ricerca di un self service. Per recuperare prendo in mano la serata e mi faccio raggiungerere da un po' di amici in una pizzeria vicino via Alessandria.

THE THIN RED LINE (10/5/99 - v.o.)
Uscita a due, dopo diverse manfrine. Ho incautamente postato su AR-IAC l'intenzione di andare e quando Andrej ha chiamato per dire che forse veniva non me la sono sentita di dirgli di no. Per fortuna ho poi ricevuto una telefonata dal Fenian che si e' impegnato a deviare Andrej su Quinlan. All'uscita le ho comprato una rosa dal solito marocchino e lei ha commentato con uno scoraggiante "Almeno cosi' te lo sei levato di torno". :-( Io speravo di andare fuori a cena insieme e chiacchierare un po', ma lei ha detto che il film l'ha abbastanza stravolta e ha voluto andare a casa subito, cosi' non le ho proprio proposto l'alternativa.
Mi e' bastato semplicemente accennare che, con grande dispiacere, non ero riuscita ancora a vedere questo film, che zac il mio intrepido corteggiatore mi offre di andarlo a vederlo in v.o. al Pasquino. ormai con questa mossa aveva scoperto le carte, poveretto iniziava per lui un periodo veramente difficile! naturalmente li' per li' accetto entusiasta, ma poi tento una fuga, impossibile, il ragazzo non si arrende e fissiamo un appuntamento. naturalmente rifiuto di farmi venire a prendere e vado sola col motorino. Fingo per tutto il film di capire perfettamente quello che si dicono; In realta' non riesco a seguire un cavolo di quello che si dicono Le immagini pero' per fortuna aiutano molto. Cavoli, con tutto quello che hanno speso i miei per farmi studiare l'inglese, la mia autostima e' sotto i piedi. Lui si alza due volte per andare in bagno, mi chiedo: sara' mica incontinente, cosi' giovane? All' uscita sono a pezzi, il film era psicologicamente devastante e me ne lamento esageratamente. Mi aspetto che mi inviti a mangiare una cosa, ma niente. Penso: ma allora e' cretino 'sto qua. Insiste per scortarmi, accetto volentieri data l'ora un po' tarda.

A TOUCH OF EVIL ( 6/05/99 - v.o.)
Le ho scritto in privato e lei ha accettato il film con entusiasmo. Con una battuta abbiamo evitato di spargere la notizia sulla lista AR, anche se con noi e' venuto (graditissimo) Francesco. Poi, pizza a tre. Lei si e' accesa un paio di sigarette durante la cena.
Non riesco a capire perche' Alberto decida di tenere fuori gli AR da questo combino pero', per non sembrare scortese, accetto ugualmente. Il film e' impegnativo e non e' certo il mio genere, ma e' indubbiamente un capolavoro. Alberto comincia a lamentarsi del fatto che le immagini erano sfuocate. A me non sembrava affatto e lo prendo un po' in giro. Se ne lamenta col tecnico di proiezione, ha ragione lui... comincio a capire con chi ho a che fare!

CASABLANCA (25/4/99)
Anche questa volta ho fatto una convocazione congiunta, e Chiara mi ha scritto privatamente per dire che viene. Ha adorato il film, difendendolo dal Prudente che ne diceva male. In pizzeria -dove abbiamo dovuto dividerci su tavoli separati- ho avuto l'impressione che stesse per sedersi vicino a me. Ho spostato tutti quelli del mio tavolo a uno piu' vicino al suo. Andando via, mi sono assicurato che qualcuno la scortasse al motorino. MAU.rizio e' stato lesto ad offrirsi e sospetto ci sia almeno qualche intenzione.
Casablanca mi da' il colpo finale, da quel momento in poi comincio a sentirmi una vera AR. Esco dal film, sentendomi addosso una briciola del fascino di Ingrid Bergman. Mentre ci avviciniamo all'uscita, vedo gli occhi di Alberto che con aria sognante continuano a seguire i titoli di coda. Siamo di nuovo una marea, cosi' decidiamo di andare in una pizzeria non distante dal cinema, il famigerato Leoncino. Il posto e' un vero buco e tutti in un tavolo non ci stiamo, cosi' anche se mi sarei seduta volentieri con Alberto e Andrea cerco di non essere scortese e mi siedo con gli AR, in fondo sono una di loro , non posso rinnegarli. Pero' ogni tanto mi giro, per sentire che si dice all'altro tavolo, di nuovo incrocio gli occhi di Alberto. Si parla di Landis, e di Una Poltrona per due.

PLEASANTVILLE (21/4/99)
Ho forwardato anche su AR-IAC la convocazione della Lista Berto e, con RedWolf, e' arrivata questa famosa Chiara, una tipetta carina. Dice che fa una tesi sui satelliti e beve un sacco di Coca Cola. Presa una pizza, dopo, con parte degli amici. Stava seduta davanti a me, e non aveva soldi. Le ha offerto MAU.rizio.
Aderisco per la seconda volta alle iniziative cinefile dei rinomati AR, ovvero gli Alcolisti Romani. Per fortuna a differenza della volta precedente, in cui la scelta era caduta su una video proiezione che davano in un cineclub con 50 posti, stavolta tocca ad un film in prima uscita in una sala nota del centro. In fila per il biglietto vedo Andrea Punzi. Ci salutiamo e via! Poco dopo arriva Maurizio il quale con gia' il biglietto in mano entra e prende i posti. Dopo una lunga fila ed una litigata con la cassiera raggiungo Maurizio e Redwolf in sala e, con mia grande sorpresa, insieme a loro mi presentano alla rifusa un gruppo di circa 20 persone, tra cui lo stesso Punzi. Qualcosa mi sfugge completamente, domando: "Ma sono tutti AR? No loro sono del Listone!" "Ah, ecco!" dico io sempre piu' confusa. Alla mia sinistra c'e' un ragazzo dall'aria carina e gentile che si dichiara l'artefice di questo incontro Listone- AR, Pare si chiami Alberto. Il film mi piace molto e spesso faccio dei commenti con il mio simpatico vicino. Solo dopo molto tempo scopro che in realta' il film non gli e' piaciuto e che odia chi parla al cinema! A seguire cena, non ho abbastanza soldi e ho dimenticato la Carta di Credito, vorrei morire che figuraccia! Pero' mi sono divertita, Alberto mi racconta del suo buffo lavoro...mai sentito parlare dei Rubamatic?

Potete leggere anche la pagina del 2000 o quella del 2001.

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